La cosmetica è sotto l’occhio del ciclone, per via di una serie di sostanze che sono ritenute fuori legge e che non devono essere contenute.
I controlli sono diventati molto attenti e puntuali, si fa un gran parlare della cosmetica e di come dovrebbe essere realizzata. Questo perché degli ingredienti solitamente contenuti nei prodotti cosmetici sono stati ritenuti tossici, come alcuni tipi di siliconi, e le creme che ne sono provvisti sono tutte state ritirate dal mercato, o comunque stanno per essere tolte dagli scaffali di profumerie e supermercati.
Sotto osservazione molto stretta, soprattutto per via della stagione, sono le creme solari, che in questo momento per ovvi motivi vanno per la maggiore e sono decisamente tra i prodotti cosmetici più venduti del mese. Le creme solari sono importanti perché proteggono la pelle dai raggi solari che, si sa, sono sempre più pericolosi. Ma quello a cui bisogna fare molta attenzione è anche e soprattutto che la crema solare di per sé non sia altrettanto nociva per la nostra pelle.
Va da sé che la cosmetica non può essere del tutto naturale nel momento in cui deve proteggere a livello chimico la pelle da qualcosa di così potente come i raggi solari. Ma almeno è possibile cercare di non aumentare il livello di sintesi del prodotto utilizzando componenti che siano almeno non nocivi per l’organismo.
Attenzione ai siliconi contenuti nelle creme solari: quelli fanno male
Per stabilire, o comunque verificare, che una crema sia o meno buona, bisogna leggere l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients): non è solo la lista degli ingredienti messi a caso, in questo tipo di classificazione gli ingredienti sono elencati in base alla loro quantità nella composizione del prodotto. Quindi i primi in elenco sono quelli che sono presenti in maggiore quantità nella composizione della crema.
In generale i principi attivi da controllare sono quattro: avobenzone, oxybenzone, ecamsule e octocrylene. Il primo, l’avobenzone, usato nelle creme solari ma anche ad esempio nei rossetti, è in grado di assorbire i raggi ultravioletti ma, essendo solubile, quando entra in contatto con l’acqua (anche con la pelle umida) forma dei composti tossici come i fenoli. L’oxybenzone è un agente altamente protettivo ma, avendo un’alta capacità di penetrare nella cute e di far produrre radicali liberi, è ritenuto come potenziale causa di tumori e di disfunzioni dell’apparato endocrino.
L’octocrylene è un filtro solare sicuramente molto forte nei confronti delle radiazioni UVB e UVA, ma ha delle forti proprietà allergeniche che può provocare allergie e dermatite sia nei bambini che negli adulti. Anche questo prodotto è potenzialmente cancerogeno in quanto, assorbito dalla pelle, provoca la produzione dei radicali liberi. Il meno nocivo di tutti sembra invece essere l’ecamsule, un composto organico che si aggiunge ai solari per filtrare i raggi UVA.