Assicurarsi di conoscere e rispettare le leggi in materia agricola protegge l’ambiente e previene spiacevoli sanzioni finanziarie.
L’estate è alle porte e molti proprietari terrieri si preparano per la manutenzione del verde. In questo periodo di grande cambiamento, le leggi cambiano con la stessa frequenza e incertezza delle stagioni. Ad esempio, poche persone sono a conoscenza di una normativa che può comportare severe sanzioni. Nonostante le numerose campagne informative, esiste un importante obbligo legale che viene spesso ignorato.
La normativa di cui stiamo parlando dovrebbe essere conosciuta nel dettaglio dagli agricoltori e, in generale, da chiunque abbia un terreno con delle piante che vengono potate. Ignorare questa norma può portare a multe immediate e significative, con un risvolto negativo sulla gestione delle proprie attività agricole o residenziali. È quindi essenziale rimanere informati per evitare spiacevoli sorprese finanziarie.
Divieto di potatura: a giugno scattano le sanzioni
La Politica Agricola Comune (Pac) ha introdotto dal 1° gennaio 2023 un divieto specifico che interessa la potatura di alberi e arbusti. Questo divieto è stato concepito per proteggere gli uccelli che nidificano tra i rami durante questi mesi cruciali per la loro riproduzione.
Nello specifico, il divieto di potatura è in vigore dal 15 marzo al 15 agosto di ogni anno. La mancata osservanza di questa normativa può comportare multe immediate per gli agricoltori e i proprietari di terreni che effettuano potature in questo periodo.
Il divieto di potatura riguarda in particolare le aziende agricole che aderiscono alla Pac e che includono elementi non produttivi nei loro terreni, come filari di alberi, boschetti, siepi e alberi isolati. Questi elementi devono rappresentare almeno il 4% delle aree non produttive delle aziende agricole. Il Piano Strategico Nazionale della Pac (Psp) specifica che la potatura comprende operazioni volte a ridurre la chioma e a rinnovare la vegetazione per facilitare il movimento delle macchine agricole.
La potatura, secondo la normativa, deve essere eseguita principalmente durante il periodo invernale. Questa finestra temporale è stata decisa per minimizzare l’impatto negativo sulla fauna selvatica, prevenire infezioni delle piante e proteggere la struttura del suolo da danni causati dai mezzi agricoli.
Le regioni e le province autonome hanno la facoltà di adattare il periodo di divieto in base alla stagione di nidificazione degli uccelli locali, come disciplinato dalla normativa regionale vigente. Esistono inoltre deroghe previste per motivi fitosanitari, riconosciute dalle autorità competenti.
È quindi cruciale che gli agricoltori e i proprietari terrieri si informino presso le autorità locali sulle specifiche normative regionali per evitare di incorrere in multe. La non conoscenza della legge non costituisce infatti una giustificazione in caso di mancata osservanza della legge: le sanzioni possono essere applicate immediatamente.