Salute e benessere

Questi 5 prodotti di plastica sono vietati in Italia: cosa si rischia

L’Italia, nonostante fosse stata l’unica tra i 27 membri dell’Unione Europea a votare contro il regolamento sugli imballaggi proposto dall’UE, si troverà presto ad adeguarsi a nuove normative che mirano a ridurre drasticamente l’utilizzo della plastica.

Queste normative hanno come obiettivo principale la diminuzione dei rifiuti generati dagli imballaggi, soprattutto quelli in plastica, notoriamente dannosi per l’ambiente. Vediamo nel dettaglio quali saranno i cambiamenti più significativi.

Queste nuove regole rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro l’inquinamento da plastica.

L’Italia si appresta quindi a seguire le direttive europee verso un futuro più verde ed eco-sostenibile, dove la gestione dei rifiuti diventa sempre più efficiente grazie all’introduzione di materiali alternativi alla plastica monouso.

5 prodotti di plastica vietati in Italia

A partire dal 1° gennaio 2030, sarà vietato l’utilizzo di plastica monouso per imballare frutta e verdura non trasformata. Questa misura è volta a contrastare la grande quantità di rifiuti generata da questi imballaggi, spesso considerati superflui e facilmente sostituibili con alternative più sostenibili.

Anche gli imballaggi monouso utilizzati nei bar e nei ristoranti per alimenti e bevande consumati sul posto saranno banditi. Ciò comprende non solo i contenitori ma anche le porzioni individuali di condimenti e salse, che dovranno essere sostituiti da soluzioni più ecologiche o riutilizzabili.

Plastica vietata
Plastica e tutto quello che verrà vietato (BioPianeta.it)

Gli alberghi dovranno dire addio ai prodotti in miniatura monouso forniti nelle camere da bagno. Questa categoria include shampoo, balsami, saponi liquidi e altri articoli di cortesia che tradizionalmente vengono offerti in piccoli contenitori di plastica usa e getta.

La pratica comune di avvolgere le valigie nella plastica presso gli aeroporti sarà anch’essa proibita. Questo metodo è spesso utilizzato dai viaggiatori per proteggere il proprio bagaglio durante il trasporto ma contribuisce significativamente alla produzione di rifiuti plastici.

Le borse in plastica con uno spessore inferiore ai 15 micron saranno vietate, a eccezione delle situazioni in cui sono indispensabili per motivi igienici o quando sono utilizzate per trasportare alimenti sfusi. L’intento è quello di ridurre l’utilizzo delle cosiddette “buste leggere”, promuovendo invece borse riutilizzabili o realizzate con materiali compostabili.

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