Inquinamento

Non solo bandiere blu, queste le peggiori spiagge italiane: guai ad accostarsi all’acqua, sono pericolosissime

Le spiagge con bandiera nera sono un segnale di allarme per tutti coloro che desiderano trascorrere le loro vacanze al mare.

Ogni anno, con l’arrivo dell’estate, vengono assegnate le bandiere blu ai mari più puliti e sicuri d’Italia. Questo riconoscimento, istituito nel 1987, viene conferito a quelle località costiere che si distinguono per la qualità delle acque, la gestione ambientale, i servizi offerti e la sicurezza. Le bandiere blu sono un segno di eccellenza che attira turisti in cerca di luoghi dove poter fare il bagno in totale tranquillità.

Parallelamente alle bandiere blu, esistono anche le bandiere nere, che indicano le spiagge dove è sconsigliato fare il bagno a causa della scarsa qualità delle acque e dei potenziali rischi per la salute. Le bandiere nere vengono assegnate sulla base di criteri rigorosi che includono il livello di inquinamento, la presenza di scarichi industriali, e la gestione inefficace dei rifiuti. Purtroppo, anche quest’anno diverse località italiane hanno ricevuto questo pessimo riconoscimento.

Sono queste le spiagge da evitare nel 2024: rischi grosso

Quest’anno, la prima a pubblicare una lista delle spiagge non adatte alla balneazione è stata la Regione Lazio. Questo elenco comprende dieci località costiere dove la qualità delle acque è così bassa da rappresentare un rischio per la salute dei bagnanti. Le spiagge segnalate sono distribuite tra la provincia di Viterbo e quella di Roma.

quali sono le spiagge italiane da evitare
La Regione Lazio ha elencato dieci spiagge non adatte alla balneazione per il 2024 – biopianeta.it

In provincia di Viterbo, la spiaggia di Tarquinia è indicata come uno dei luoghi dove è meglio non fare il bagno. Nella provincia di Roma, le spiagge sconsigliate includono Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Pomezia e Ardea. Queste località sono state segnalate per la loro bassa qualità delle acque, causata da inquinamento e scarichi industriali.

Un caso particolare riguarda la spiaggia di Montalto di Castro. Secondo il portale Acque della Regione Lazio e il decreto regionale n. T00063 del 12.04.2024, le acque del litorale di Montalto di Castro e Pescia Romana sono generalmente eccellenti. Tuttavia, un segmento specifico di costa, dalla tenuta Marchese Guglielmi alla foce del fiume Fiora, è completamente inaccessibile perché situato su proprietà privata.

Le bandiere nere rappresentano un grave problema non solo per i bagnanti, ma anche per l’ambiente marino. L’inquinamento delle acque è spesso dovuto agli scarichi industriali, ai residui delle attività domestiche e urbane e alla gestione inefficace dei rifiuti. Questi fattori possono danneggiare seriamente la fauna marina e rappresentare un rischio significativo per la salute umana.

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