Un fenomeno sempre più frequente nelle nostre città. La polvere del Sahara: che cos’è e fin dove viene trasportata
La polvere del Sahara rappresenta un fenomeno atmosferico di grande rilevanza, con particelle sottili che viaggiano per migliaia di chilometri attraverso i continenti. Originarie delle vaste distese desertiche del Sahara, queste particelle non sono i granelli di sabbia visibili a occhio nudo, ma frammenti microscopici che il vento solleva dalle zone pianeggianti e trasporta attraverso l’atmosfera terrestre. Durante la primavera, l’Europa diventa una delle principali destinazioni di questo fenomeno naturale, mentre in altri periodi dell’anno le correnti aeree spingono la polvere verso le coste americane.
Polvere del Sahara: gli effetti positivi
Nonostante possa sembrare sorprendente, il trasporto della polvere sahariana ha effetti benefici su alcuni ecosistemi. Il fitoplancton presente nell’Oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo riceve un importante apporto nutritivo da queste particelle ricche di ferro, azoto e fosforo. Questi nutrienti essenziali stimolano la crescita dei microrganismi vegetali marini, contribuendo significativamente alla biodiversità acquatica. Anche lontano dal suo punto d’origine, il Sahara continua a nutrire la vita sulla Terra: si stima che ogni anno 22mila tonnellate di fosforo raggiungano l’Amazzonia dall’Africa settentrionale, sostenendo così uno degli ecosistemi più ricchi e diversificati del pianeta.
Polvere del Sahara: i rischi per la salute e cosa fare per proteggersi. Se da un lato esistono benefici indiscutibili legati al fenomeno della polvere sahariana, dall’altro emergono preoccupazioni relative agli impatti sulla salute umana. La presenza di queste particelle nell’aria può ridurre significativamente la qualità dell’ambiente atmosferico soprattutto quando si trovano a bassa quota. Composte principalmente da minuscoli frammenti minerali derivanti dalla disgregazione delle rocce desertiche, possono causare danneggiamenti all’apparato respiratorio se inalate in grandi quantità.
La città di Roma ha recentemente affrontato una situazione critica dovuta all’aumentata concentrazione di queste polveri nell’aria; ciò ha portato le autorità locali ad adottare misure preventive per tutelare la salute pubblica. Tra le raccomandazioni emesse vi è quella rivolta ai soggetti più vulnerabili (persone asmatiche o affette da patologie croniche) all’utilizzo della mascherina come strumento protettivo contro l’esposizione prolungata alle alte concentrazioni di inquinanti.
Per mitigare gli effetti negativi sulla salute pubblica legati alla presenza della polvere sahariana nell’aria è fondamentale seguire attentamente le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie locali. Mantenere ambienti domestici ben ventilati ma protetti dall’intrusione diretta delle particelle esterne può contribuire a ridurre l’esposizione individuale; altrettanto importante è privilegiare l’utilizzo dei mezzi pubblici rispetto ai veicoli privati durante gli episodi più intensivi di trasporto transcontinentale della polvere sahariana.