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Il nostro mondo è collegato a un anti-universo: la sua particolarità vi farà sorgere un milione di domande

Le teorie sull’esistenza di un anti universo si fanno sempre più insistenti: e se fosse tutto vero e gli scienziati avessero ragione?

La comunità scientifica si avvicina drasticamente alle teorie, finora trattate solo al cinema o nei libri di fantascienza, secondo cui esisterebbe un anti-universo, un universo parallelo, uguale ed opposto a quello in cui viviamo. A chi non piace pensare che esista un posto esattamente uguale a quello che abitiamo, ma dove ad esempio tutto sia esattamente specchiato rispetto a noi, dove il bene e il male si invertono ed anche le leggi della fisica sono completamente invertite?

A livello di cultura sci-fi, se ne sono dette tante, e altrettante ne sono state descritte. Universi paralleli delineati da scrittori, sceneggiatori e registi, ognuno dei quali ha una sua particolarità, non sempre “popolare”. Basti pensare a Stranger Things, in cui i Duffer Brothers hanno inventato il cosiddetto Sottosopra, universo parallelo ma venefico rispetto alla nostra realtà.

Via la materia oscura, dentro l’universo parallelo

A livello letterario, viene in mente Coraline, il capolavoro di Neil Gaiman, che parla de “l’altro universo”: anche questo sinistro e poco sicuro, con versioni creepy di quanto abbiamo in questo universo in cui viviamo. Insomma, vuoi o non vuoi, sull’esistenza di un “mondo dietro lo specchio” si parla da sempre. Ma sembra che lo abbiano anche gli scienziati di ieri e di oggi.

Nel modello di universo parallelo proposto, il tempo scorre al contrario – Biopianeta.it

Nel 1917, Albert Einstein ipotizzò un modello materiale per spiegare il nostro universo: questo sarebbe composto da tre diversi componenti. Uno è la materia ordinaria, poi ci sarebbe la materia oscura, e infine la costante cosmologica, chiamata anche lambda, un coefficiente inventato direttamente dallo scienziato e legato indissolubilmente alla materia oscura.

Le teorie sull’implicazione del cosiddetto coefficiente lambda e della materia oscura, nella crescita accelerata dell’universo grazie all’energia appena individuata, sono state messe in discussione da uno studente indiano dell’Istituto di Tecnologia di Gandhinagar, Naman Kumar, secondo cui l’energia oscura non farebbe più parte dell’equazione sull’espansione accelerata dell’universo, che resta uno dei grandi misteri dell’universo.

Secondo Kumar, infatti, il nostro universo avrebbe un gemello, un universo parallelo totalmente opposto al nostro, come fosse specchiato, dove il tempo scorre all’indietro. Un posto dove, secondo alcuni scienziati, gli atomi non si sono mai formati. Kumar ha formulato l’ipotesi solo per spiegare ipoteticamente l’espansione accelerata dell’universo, che ancora costituisce “uno dei più grandi enigmi nella nostra comprensione del cosmo“.