Inquinamento e polveri sottili in città: come difendersi con efficacia dalla condizioni critiche del nostro ambiente
L’inquinamento atmosferico rappresenta una delle maggiori minacce per la salute pubblica nelle aree urbane di tutto il mondo. Tra i vari inquinanti, le polveri sottili, note come PM10 e PM2.5, sono particolarmente dannose per l’organismo umano. Questo articolo esplora la natura di queste particelle, le loro fonti principali, gli effetti sulla salute e soprattutto come possiamo proteggerci da esse.
Che cosa sono i PM 10 e PM 2.5?
Il termine “PM” sta per Particulate Matter (materia particolata) ed è utilizzato per descrivere un mix di particelle solide e liquide presenti nell’aria che respiriamo. Le dimensioni di queste particelle variano notevolmente, ma quelle che suscitano maggiore preoccupazione sono i PM10 e i PM2.5. I numeri indicano il diametro massimo delle particelle in micrometri: i PM10 hanno un diametro inferiore o uguale a 10 micrometri, mentre i PM2.5 hanno un diametro inferiore o uguale a 2,5 micrometri.
La dimensione ridotta dei PM2.5 permette loro di penetrare profondamente nel sistema respiratorio umano, raggiungendo gli alveoli polmonari e entrando nel flusso sanguigno. Da qui possono facilmente raggiungere organi vitali causando una serie di problemi alla salute.
Da dove proviene il PM 2.5?
Le fonti di inquinamento da particolato fine possono essere sia naturali sia antropogeniche (causate dall’uomo). Tra le fonti naturali troviamo fenomeno come eruzioni vulcaniche o incendi boschivi; tra quelle antropogeniche rientrano invece processi industriali, il traffico veicolare con l’emissione dei motori a combustione interna e l’usura degli pneumatici e dei frenati.
Anche all’interno delle nostre abitazioni non siamo al sicuro dal PM2.5: cucinare cibi ad alte temperature, fumare sigarette o utilizzare stufe a legna sono tutte attività che contribuiscono alla concentrazione interna di questo tipo di inquinante.
Perché il PM2.5 è così dannoso?
L’esposizione prolungata alle polveri sottili può avere gravi ripercussioni sulla salute umana. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha collegato tale esposizione ad una vasta gamma di malattie respiratorieecardiovascolari,inclusiasma,polmonite,tumorialpolmoneinfartiedictus. Inoltre, studi recenti hanno evidenziato come il PM2. possa influenzare negativamente anche il funzionamento del sistema nervoso ,portando a conseguenze come la demenza e il Parkinson. Una spetto ancora più allarmante è l’impatto che su hanno i bambini, sui quali può causare ritardi nello sviluppo motorio e cognitivo e riduzione del volume del cervello.
Strategie per proteggersi dal PM2 outdoor. Indossare mascherine filtranti quando ci si trova in aree con alta concentrazione d’inquinanti può essere una misura efficace per ridurre l’esposizione personale al PM.
Le mascherine FFP1 o FFP sono generalmente sufficienti per filtrare la maggior parte del partico la
finepresentenell’aria.Nonostantequesto,l’utilizzodimascherinedeveessereaccompagnatodaunacorretta informazione sulla stazione di misurazione della inquinante più vicina attraverso siti web dedicati o gestiti da enti pubblici o privati.
Come proteggersi dal PM indoor. Per quanto riguarda la protezione indoor, la migliore strategia è ridurre le fonti di inquinanti all’interno delle proprie abitazioni. Evitare l’utilizzo di riscaldamenti a biomassa, fumare dentro casa o usare l’utilizzo di profumatori e candele varie sono alcune dei modi più efficaci.