Caldo estremo fino a 52 gradi e scarsità d’acqua: scatta la massima allerta nella nazione
Condizioni meteorologiche estreme stanno attualmente colpendo un’area del mondo che sta sperimentando un forte caldo.
Il problema del cambiamento climatico è ormai cosa nota, anche se le misure messe in atto sembrano davvero poco efficaci. Per questo motivo, se in Italia ci siamo accorti che l’estate e l’inverno sono più calde di qualche decennio fa, ma ancora “vivibili”, la situazione è diventata estremamente critica per alcune aree del mondo.
Laddove il clima è già notoriamente caldo e umido, a causa della latitudine, la situazione sta peggiorando. Il termometro, in specifiche aree del globo ha superato i 50° C e sta mettendo a dura prova la sopravvivenza delle popolazioni, ma anche della flora e della fauna del posto. Il rischio di una crisi che potrebbe colpire la popolazione locale, con conseguenze inimmaginabili, è piuttosto serio.
Caldo estremo fino a 52 gradi: cosa asta accadendo
Mercoledì 29 maggio nel sobborgo di Nuova Delhi (India), Mungeshpur, è stata registrata una temperatura di 52,3°C. Si tratta di un nuovo record nazionale di calore, che supera quello precedente di oltre 1°C. A causa dell’eccessivo caldo le scuole sono chiuse e c’è anche carenza d’acqua.
Le autorità cittadine hanno emesso un’allerta sanitaria rossa per mercoledì 29 maggio. Sottolineano il rischio di scarsità d’acqua e hanno ordinato la chiusura delle scuole. Anche altri paesi dell’Asia meridionale e sud-orientale, come il Pakistan, sono colpiti da un’ondata di caldo senza precedenti, che ha raggiunto livelli record.
Mercoledì a Nuova Delhi si è registrata una temperatura di 52,9°C, un record nazionale, ma le autorità, che avvertono della scarsità d’acqua, si sono chieste se all’origine di questa affermazione non ci sia un “errore del sensore”. Il dato è stato fornito nel pomeriggio da una stazione meteorologica automatica situata alla periferia della capitale indiana Mungeshpur.
Il precedente record nazionale, 51°C, risaliva al 2016: osservato a Phalodi, ai margini del deserto del Thar, in Rajasthan, nel nord-ovest dell’India. Tuttavia, lo scorso 29 maggio, il Dipartimento meteorologico indiano ha annunciato in un comunicato che la temperatura rilevata mercoledì a Mungeshpur di 52,9°C potrebbe essere dovuta a un guasto allo strumento di misurazione.
Hanno ammesso che il risultato “potrebbe essere dovuto a un errore del sensore o a un fattore locale”, sottolineando che avrebbero controllato con grande attenzione “i dati e i sensori”. Questi servizi hanno spiegato di gestire cinque grandi siti di monitoraggio meteorologico e 15 stazioni automatiche, tra cui quella di Mungeshpur. Errore o meno la situazione è comunque molto complicata.