Il Bonus fotovoltaico permette ai cittadini che vogliono vivere green di installare un impianto con un risparmio del 50% sulla spesa.
Basta ritardare l’installazione di un impianto fotovoltaico, il momento del risparmio è ora e non bisogna perdere altro tempo. Si potrà recuperare il 50% della spesa e pagare l’IVA al 10%. Vediamo esattamente come aderire a questa nuova incredibile opportunità.
L’installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto permette di ridurre i costi in bolletta e di aumentare la classe energetica della propria abitazione in associazione ad altri interventi. Sarà un primo passo verso la Direttiva Case Green con cui l’Unione Europea vuole ridurre i consumi e raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni entro il 2050.
La riqualificazione energetica della propria casa non è un obbligo per i cittadini ma se non si effettueranno gli interventi – installazione pannelli fotovoltaici, sostituzione degli infissi, sostituzione della caldaia, cappotto termico – il valore della casa diminuirà drasticamente. E la maggior parte delle famiglie non ha dai 35 mila ai 60 mila euro da spendere per far aumentare la classe energetica dell’immobile.
Come funziona il Bonus fotovoltaico per un risparmio del 50% più IVA al 10%
Da oggi, però, possono fare passi in avanti, un traguardo alla volta, approfittando dei bonus attivi. Servirà, comunque, il capitale iniziale perché l’aiuto concesso è la detrazione. Il Bonus fotovoltaico permette di recuperare metà della spesa fino al 31 dicembre 2024. In più sull’installazione dei pannelli fotovoltaici è concessa l’IVA al 10% con la restituzione del 12% dell’IVA corrisposta.
Condizione necessaria per il rimborso della spesa è aver conservato tutta la documentazione attestante la spesa di acquisto e installazione dell’impianto. Inoltre, tale impianto dovrà servire per dare energia ad un immobile ad uso residenziale. Il bonus raccoglie, in realtà, più agevolazioni.
C’è il reddito energetico attivo – per ora – solo in poche Regioni. Consente l’installazione gratuita alle famiglie con disagio economico ed energetico. Un ISEE basso permetterà di accedere all’iniziativa ma l’energia prodotta dovrà servire unicamente per l’autoconsumo. Poi c’è il bonus ristrutturazioni con detrazione del 50% su una spesa massima di 96 mila euro euro (nel 2025 l’aliquota scenderà al 36% con tetto massimo di 48 mila euro).
Il rimborso si recupererà in dieci anni con rate annuali di pari importo. La riduzione sarà applicata sui costi del materiale, sulle spese di progettazione e di installazione dell’impianto. L’IVA al 10% si applica indipendentemente dalla fruizione dei Bonus e permette di abbattere di parecchio il costo iniziale e finale dell’intera procedura.