A volte basta davvero poco per vivere in modo più sostenibile. Per ridurre gli sprechi alimentari, ad esempio, basta un’app.
Benvenga la tecnologia quando può aiutarci a vivere in modo più sostenibile e a ridurre gli sprechi che danneggiano, non solo l’ambiente, ma anche il nostro portafoglio. Da oggi basta un’app per dire addio agli sprechi alimentari.
E’ sempre la solita storia: ci ripromettiamo che non butteremo mai più via cibo ma, alla fine, compriamo sempre più del necessario e gran parte di ciò che abbiamo acquistato finisce nella spazzatura. Questo atteggiamento – purtroppo ancora molto comune – danneggia non solo l’ambiente ma anche il nostro portafoglio.
E gli sprechi non riguardano solo le famiglie: ogni giorno i ristoranti e le gastronomie gettano nell’immondizia chili e chili di cibo che è avanzato. Le conseguenze sono evidenti: il Pianeta si trova con una quantità enorme di rifiuti in più da smaltire.
Noi – e le attività ristorative – subiamo un danno economico perché abbiamo pagato per del cibo che finisce nell’immondizia e che, dunque, è andato sprecato. Basterebbe davvero poco per vivere in modo più sostenibile. Da oggi un’app può aiutarci a ridurre gli sprechi alimentari.
Non sprechi cibo e risparmi: l’app che ti svolta la vita
Può un’app cambiare in meglio la nostra vita? Certo che sì. Grazie ad un’app anti spreco, infatti, al tempo stesso inquineremo meno e risparmieremo un mucchio di soldi. Vediamo subito di cosa si tratta.
Secondo gli ultimi dati del Food Sustainability Index, ogni italiano, in media, spreca circa 65 kg di cibo l’anno. In termini economici questo significa che solo nel nostro Paese, ogni anno, vengono gettati nell’immondizia ben 10 miliardi di euro.
Questo atteggiamento poco attento – dovuto o alla scarsa informazione oppure, molto spesso, alla fretta – ci porta non solo a gettare via gran parte dei nostri soldi ma anche ad avere un impatto sempre più devastante sul nostro Pianeta. Infatti lo spreco rappresenta il 6% delle emissioni totali di gas serra di tutta l’Unione europea.
Per aiutare i consumatori a sprecare meno – e, al contempo, a risparmiare – sono nate diverse App negli ultimi anni. Tra le più famose c’è Too Good To Go: si tratta di un’app che, a fine giornata, avvisa il consumatore se nella sua zona ci sono negozi o ristoranti che vendono a prezzo scontato del cibo rimasto invenduto.
Regusto, invece, si rivolge non tanto ai singoli quanto agli enti no profit che aiutano le persone in difficoltà distribuendo pasti o prodotti alimentari. Introduce un modello di food sharing for charity innovativo a livello europeo mettendo in collegamento imprese che producono cibo ed enti non-profit.
Simile ma non del tutto, l’app Bring The Food. Anch’essa si rivolge alle associazioni no profit che si occupano di persone in difficoltà. BringTheFood, in pratica, è un’applicazione web ad uso degli enti caritatevoli per la gestione delle donazioni alimentari. Grazie ad essa le associazioni possono rendersi conto del cibo che è stato realmente donato e di quello che, invece, è stato sprecato e, così, aiuta a migliorare la gestione.
Infine un’altra App utilissima è MyFoody che informa sui prodotti in scadenza che vengono venduti a prezzi scontati nei supermercati più vicini.