Pomodori del supermercato, come capire se sono di buona qualità: le indicazioni di Altroconsumo

Come riconoscere se i pomodori del supermercato sono di buona qualitàCome riconoscere se i pomodori del supermercato sono di buona qualità

Pomodori al supermercato, ecco come riconoscere se sono di qualità - biopianeta.it

Come facciamo a capire se i pomodori che compriamo al supermercato sono di buona qualità? Ce lo spiega Altroconsumo con alcune indicazioni.

Da secoli ormai i pomodori si trovano – letteralmente – in tutte le salse e forme nella nostra cucina. Eppure fino al XVIII secolo non ce n’erano molti sulle tavole del Belpaese. A importare dalle Ande quelli che gli Aztechi chiamavanotomatl (ossia frutto polposo) furono spagnoli e portoghesi nel corso del Cinquecento.

I conquistadores spagnoli cambiarono il nome del pomodoro in “tomate”. Ma prima del Settecento i frutti della pianta erano considerati velenosi (come in effetti sono le foglie, per via della presenza di una sostanza di nome solanina che può causare nausea, sonnolenza e vomito). Per questo motivo a lungo la pianta del pomodoro fu usata solo a scopi ornamentali.

Inutile dire che le cose sono molto cambiate nel tempo: adesso il pomodoro è un ingrediente indispensabile nella cucina italiana. Ma come facciamo a riconoscere quando i pomodori del supermercato sono di buona qualità? Un aiuto in tale senso ci viene dalle indicazioni di Altroconsumo.

Come capire se i pomodori del supermercato sono di buona qualità

Oltre alle diverse varietà di pomodori, quando li compriamo sfusi o in vaschetta al supermercato è importante anche riconoscere se sono di buona qualità. Individuare rapidamente eventuali difetti è cruciale per evitare di incappare in rischi per la salute, spiega Altroconsumo. Ecco come facciamo a capire se un pomodoro è difettoso o, viceversa, di buona qualità. 

Seguendo le indicazioni di Altroconsumo non sarà difficile capire se i pomodori del supermercato sono di buona qualità – biopianeta.it

Per esempio, è meglio non comprare un pomodoro acerbo e ricco dunque di acido ossalico che può favorire la formazione di calcoli renali e ostacolare l’assorbimento di calcio da parte dell’intestino. Un pomodoro ancora non maturo contiene poi la già menzionata solanina. 

Per riconoscere i pomodori migliori bisogna fare attenzione prima di tutto al colore: un bel colorito rosso della rosetta (la zona opposta al picciolo) sta a indicare che il pomodoro è maturo. Sarà buona cosa anche strofinare con le dita la parte circostante al picciolo. Se sentiremo l’aroma caratteristico del pomodoro vorrà dire che il frutto è maturo.

Con varietà come il pomodoro camone, dalla colorazione rosso-verde, bisognerà invece muoversi diversamente. Per capire se è maturo andrà osservata sempre l’area intorno al picciolo che dovrà avere una colorazione verdastra con venature verdi che si prolungano fino alla parte rossa del frutto. 

Emiliano Fumaneri: Veronese di nascita, ho vissuto molti anni in Trentino-Alto Adige (Merano, Trento, Rovereto). Vivere in una regione di confine così ricca di storia e di strazi ha suscitato in me la passione per le lingue straniere e la curiosità per culture e costumi differenti. Da sempre attento alle sorti della nostra casa comune, mi interesso a tutto ciò che riguarda l'ambiente.
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