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Per un orto sano evita a tutti i costi questo fertilizzante: cosa si rischia

Se vuoi avere un orto sano è meglio accantonare l’idea di utilizzare questo fertilizzante. Ecco cosa si rischia ad impiegarlo in questo modo.

I motivi per prendersi cura di un orto possono essere tanti. E sono tutti buoni. Un orto ci permette di risparmiare sul costo degli ortaggi e di mangiare verdura autoprodotta. Ma c’è anche la motivazione ambientale che può spiegare il desiderio di avere un orto. 

Da non escludere anche motivazioni puramente estetiche o la volontà di coinvolgere anche i più piccini di casa in attività che insieme responsabilizzano e divertono. C’è poi l’aspetto della gratificazione senza pari che sa dare un orto e, last but not least, i benefici che possiamo ricavare da quella che gli psicologi chiamano da tempo ortoterapia: un vero toccasana contro lo stress e il logorio della vita moderna. 

Qualunque sia la motivazione che può spingerci verso questo salutare ritorno al contatto con la terra – che aiuta pure a rimanere umili, visto che humilis deriva proprio da humus, ovvero “suolo”, “terra” – non bisogna dimenticare che coltivare un orto, anche di modeste dimensioni, è un’arte in cui non bisogna improvvisare soluzioni fai da te, in particolare nel campo dei fertilizzanti.

Orto, il fertilizzante da evitare ad ogni costo: non sai cosa rischi

In molti infatti sono convinti che usare la cenere residua del barbecue possa aiutare a migliorare le caratteristiche del terriccio dell’orto (ma anche in giardino o nel vaso). Tuttavia gli esperti fanno presente che questa pratica è sbagliata, e questo per un motivo ben preciso. 

Cenere del barbecue come fertilizzante per l’orto? Una pessima idea – biopianeta.it

Usare la cenere del barbecue come fertilizzante per l’orto è infatti una convinzione sbagliata, ancorché piuttosto popolare e diffusa. Il motivo sta nel contenuto della cenere, che al suo interno presenta alte concentrazioni di sostanze nocive. Parliamo di metalli altamente tossici come piombo, cadmio, arsenico, mercurio o cromo.

Gli esperti invitano a fare particolare attenzione al cromo (VI), che è facilmente solubile e altrettanto tossico. Estrema cautela va fatta anche con gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), che si formano a combustione incompleta. Tanto più che alcune di queste sostanze, oltre che persistenti a lungo, sono pure cancerogene. Quando le ceneri contengono residui di materiale carbonizzato, il rischio di entrare in contatto con sostanze inquinanti è particolarmente alto. 

È vero che la cenere, spiegano gli esperti della Bavarian Garden Academy, contiene diverse sostanze nutritive come magnesio, fosforo, calcio e specialmente potassio. Ma molti terreni da giardino già sono ricchi di potassio e fosforo. Inoltre il pH molto alto della cenere – di solito tra 11 e 13 – non è adatto per i terreni ricchi di humus.