Quanto è comodo entrare al supermercato e acquistare un’insalata in busta per velocizzare la cena? Ma attenzione, ci sono delle accortezze da tenere in considerazione
I cibi veloci “da supermercato”, per quanto spesso siano considerati in accezione negativa, sono invece spesso dei “salva cena” perché ci aiutano a rimediare alla mancanza di tempo nel preparare pietanze più articolate e ci consentono di mettere a tavola qualcosa di intellegibile in pochissimo tempo.
Una delle cose che sempre più spesso viene acquistata al supermercato per mettere in tavola una cena veloce e dalla parvenza sana, è l’insalata in busta. Nel banco frigo se ne trovano di tutte le varietà: dalla classica insalata iceberg alla valeriana, dalla riccia a quella mista, per arrivare poi a quelle più articolate con olive, carote e altri ingredienti.
Sono sicuramente molto controllate, ben lavate e confezionate con cura. Hanno anche molti vantaggi, come quello di non doverla lavare di nuovo una volta aperta la busta, e di poterla mettere direttamente in tavola nella sua boule. Ma ci sono anche delle accortezze da prendere prima di consumarla, o addirittura di comprarla, per non avere problemi.
Insalata in busta, ecco a cosa bisogna fare attenzione
L’insalata in busta non richiede la necessità di essere lavata nuovamente una volta estratta dalla busta in quanto, prima di essere imbustata, viene sottoposta a trattamenti di lavaggio con acqua a temperature controllate che ne garantiscono la pulizia mantenendo al contempo freschezza e gusto.
Questi lavaggi riducono la presenza di microbi a livelli che non rappresentano un pericolo per la salute, ma è sempre buona norma controllare l’etichetta per verificare eventuali indicazioni specifiche. Alcune insalate in busta, soprattutto quelle che non sono prodotti di IV gamma, potrebbero necessitare di essere lavate prima del consumo. Per essere certi di acquistare insalata buona e non guasta, bisogna evitare di scegliere insalate con confezioni gonfie o con presenza di condensa, segni che potrebbero indicare la proliferazione di batteri.
Foglie scure, annerite o un odore sgradevole sono tutti segnali che l’insalata non è più fresca e dovrebbe essere scartata. Una volta acquistata e aperta, è consigliabile consumarla il prima possibile per godere dei suoi benefici nutrizionali, che possono diminuire sia per la conservazione prolungata sia per il taglio preliminare delle foglie. Attenzione alla data di scadenza: è necessario consumarla sicuramente prima della data stampata sulla busta, ma anche in caso di scadenza non ancora raggiunta, è bene fare attenzione all’aspetto delle foglie, che sono un grande indicatore della freschezza del prodotto.