La bevanda più amata dagli italiani costerà sempre di più: le scorte sono sempre più esigue
Consapevoli dell’impatto ambientale che hanno le nostre scelte di consumo, presto dovremo rivalutare il nostro rapporto con un’amata bevanda.
In un’epoca di crescente consapevolezza ambientale e rapido cambiamento climatico, molte delle abitudini quotidiane potrebbero presto rivelarsi non più sostenibili per il nostro pianeta. Gli esperti avvertono che saremo presto costretti a rivedere radicalmente molte delle nostre consuetudini, poiché le risorse naturali diventano sempre più limitate.
Tra queste abitudini, c’è il consumo di determinati prodotti, il cui approvvigionamento rischia di diventare sempre più difficile e costoso. Il cambiamento climatico sta fortemente ridefinendo l’agricoltura di molte zone del mondo e gli esperti ipotizzano che, a un certo punto, alcune materie prime non saranno più disponibili facilmente come accade oggi.
Difficoltà di approvigionamento e prezzi in rialzo: il futuro incerto della bevanda italiana per eccellenza
Questa tendenza è già evidente per i consumatori più attenti, soprattutto quando si considera il caso della bevanda che occupa un posto speciale nel cuore degli italiani.
Il caffè, bevanda amatissima e parte integrante della cultura italiana, sta affrontando sfide senza precedenti a causa dei cambiamenti climatici e delle condizioni meteorologiche sempre più estreme. La sua produzione è minacciata dall’instabilità delle coltivazioni, con effetti tangibili sui prezzi e sulla disponibilità sul mercato.
Secondo recenti rilevazioni, i prezzi del cacao e del caffè hanno toccato nuovi massimi, con le quotazioni che sono schizzate del 150% rispetto all’inizio dell’anno. Questa tendenza ha già spinto il Codacons, l’associazione per la protezione dei consumatori italiani, a evidenziare possibili aumenti imminenti nei prezzi al dettaglio di numerosi prodotti.
Pr dare un’idea degli aumenti, basta pensare che il prezzo del Robusta è salito del +51,8% e quello dell’Arabica dell’18%. Questo trend ha portato il prezzo medio di una tazzina di caffè al bar a 1,20 euro, con alcuni locali che arrivano a chiedere fino a 1,40 euro.
L’instabilità climatica sta colpendo particolarmente le regioni chiave per la coltivazione del caffè, come il Vietnam, principale produttore di chicchi di robusta. Qui, gli agricoltori lottano contro la mancanza di acqua per l’irrigazione e, in altri momenti, contro l’eccesso di piogge, che rendono difficile garantire una produzione costante e di alta qualità.
Le aziende del settore, come Nestlé, stanno affrontando la sfida di garantire un approvvigionamento sostenibile di caffè, investendo in pratiche agricole più resilienti e nella ricerca di varietà di caffè più adattabili al cambiamento climatico. Tuttavia, nonostante gli sforzi, il futuro del caffè rimane incerto, con previsioni che indicano una possibile scarsità di caffè robusta già nel 2040.