Che vita sarebbe senza il caffè? Nuovi studi rivelano che la bevanda più consumata al mondo non solo non fa male, ma brucia i grassi. Ma attenzione a come si consuma.
Sul caffè se ne dicono di ogni da sempre: che fa male al cuore, che dà noia allo stomaco, che non fa dormire. Ovviamente queste sono le opinioni dei detrattori di una bevanda che invece ha una storia molto antica e che, soprattutto, se consumata nel modo giusto, può avere anche dei benefici sull’organismo.
Se ne parla diffusamente ogni giorno e se ne è parlato anche nella nuova puntata del podcast Buono a Sapersi, condotto da Elena Casiraghi, esperta in nutrizione, e dalla sportiva Alessandra Patitucci. Nella puntata dedicata a Sua Maestà il Caffè, si è parlato di benefici e controindicazioni del caffè, e di come e quando è consigliato consumarlo per trarne i maggiori benefici possibili.
In particolare, il podcast si è soffermato sulla proprietà bruciagrassi di questa bevanda: si dice infatti che se bevuta in un certo modo ed in alcuni momenti particolari della giornata, possa aiutare a bruciare i grassi in eccesso nel corpo (con le dovute limitazioni, ovvio).
Caffè e caffeina: ecco cosa fanno al corpo umano
Il caffè si sa, è la bevanda che viene più amata al mondo. Il suo consumo nella storia affonda le radici in Yemen, dove nel sedicesimo secolo si beveva per essere vigili e svegli durante i riti religiosi.
La caffeina, principio attivo del caffè, e una sostanza definita psicoattiva, in grado di bloccare l’attività dell’adenosina, il neurotrasmettitore antagonista dell’adrenalina. In sostanza, il caffè accelera l’attività delle cellule nervose, anche quelle deputate all’attività metabolica ed alla distruzione delle cellule adipose. Ovviamente non si tratta di un’azione diretta di bruciamento dei grassi, ma è dimostrato che la caffeina abbia un effetto coadiuvante in questo processo, basti pensare ai trattamenti estetici a base di caffeina per ridurre la cellulite.
Se si dice che il caffè aiuti a mantenere la linea, c’è anche un’altra motivazione. Essendo una sostanza psicoattiva, la caffeina è in grado, come abbiamo detto, di attivare i neuroni. Quando beviamo il caffè, si attivano di conseguenza anche alcuni che si trovano nell’intestino, che è definito il secondo cervello dell’essere umano, e l’attività intestinale viene accelerata. Il caffè aiuta anche ad aumentare la secrezione acida dello stomaco e stimola la produzione di bile, che vanno a coadiuvare lo svuotamento dell’intestino.
E’ importante non assumerlo in capsule o cialde per ottenere questo beneficio e, soprattutto, evitare quanto più possibile di consumarlo a stomaco vuoto.