4 modi per depurare l’acqua del rubinetto anche senza sistemi di microfiltrazione
La qualità dell’acqua del rubinetto può variare molto in base alla città dove si vive, ma possiamo depurarla con metodi semplici.
La tecnologia ha permesso di creare dispositivi di microfiltrazione molto efficaci, ma è anche vero che hanno un costo piuttosto elevato. In commercio, se pensiamo ai marchi più noti come Culligan, servono dagli 800 ai 1500 euro e a volte anche più per un sistema domestico di microfiltrazione.
Indubbiamente non mancano i vantaggi, perché purificando l’acqua del rubinetto di evita di acquistare centinaia di bottiglie di minerale, e limitiamo l’inquinamento da plastica. Ma se non vogliamo investire in un impianto di depurazione costoso possiamo comunque ovviare con altri sistemi, più semplici ed economici.
Acqua del rubinetto, come depurarla senza sistemi di microfiltrazione
In linea generale, l’acqua che arriva nelle nostre case è sicura e non dovrebbero servire sistemi di depurazione, filtraggio o aggiunta di cloro.
Bisogna precisare però che molto dipende anche dalle tubature che arrivano nelle case, e purtroppo in alcuni territori queste sono ancora vetuste, con parti di materiali che possono rilasciare microparticelle nell’acqua che vi passa.
In caso di dubbio, occorre far analizzare l’acqua alla Asl di competenza, e se risulta sicura si può migliorarne la qualità anche con poche abitudini semplici da adottare.
A volte è sufficiente acquistare una caraffa filtrante, che ha un costo più accessibile di un dispositivo; queste caraffe non depurano l’acqua ma vanno a migliorare il sapore eliminando quello dato dal cloro che può risultare sgradevole.
Inoltre se utilizziamo l’acqua del rubinetto per portarla in tavola dobbiamo adottare alcune precauzioni; innanzitutto, ricordiamoci di non utilizzare le bottiglie di plastica ma di ricorrere alle caraffe di vetro, molto più igieniche e sicure, e a dirla tutta anche esteticamente più piacevoli.
Se proprio dobbiamo usare bottiglie in plastica, meglio sciacquarle abbondantemente con acqua calda (anche il tappo) prima di versarci l’acqua fresca del rubinetto. A proposito di temperatura, il consiglio è quello di riempire le bottiglie o caraffe al mattino, quando l’acqua è molto fresca.
Infine, ma non da ultimo, è fondamentale non stoccare bottiglie o caraffe di acqua in frigo; il consiglio è quello di consumare l’acqua in giornata. Solamente nell’arco di 24 ore, infatti, la carica batterica torna a salire e dunque le precauzioni prese si vanificano.
Ecco che con qualche piccola strategia potremo gustarci acqua di rubinetto buona e sicura, anche senza spendere una fortuna in impianti di depurazione domestici.