PM10, sono 8 le città italiane che hanno superato i limiti di inquinamento: la triste classifica
L’inquinamento atmosferico ha gravi conseguenze sull’ambiente e sulla salute umana. Situazione complicata in 8 città italiane
L’inquinamento atmosferico è diventato uno dei problemi ambientali più gravi e urgenti che le città italiane devono affrontare. L’aria che respiriamo, soprattutto nelle aree urbane, è sempre più contaminata da sostanze nocive. Esse mettono a rischio la salute dei cittadini e l’equilibrio degli ecosistemi. E sono ben otto le città del nostro Paese che nelle ultime settimane hanno superato i limiti consentiti.
Le città italiane sono soggette all’inquinamento atmosferico principalmente a causa delle attività umane. Le fonti principali di inquinamento includono il traffico veicolare, le industrie, il riscaldamento domestico e commerciale, e l’agricoltura intensiva. Queste attività emettono una varietà di inquinanti, tra cui ossidi di azoto, biossido di zolfo, particelle sottili, monossido di carbonio e composti organici volatili.
L’inquinamento atmosferico, infatti, ha gravi conseguenze sull’ambiente e sulla salute umana. Contribuisce al cambiamento climatico, all’acidificazione del suolo e dell’acqua, alla perdita di biodiversità e alla formazione di smog. Dal punto di vista della salute, dunque, l’esposizione prolungata a inquinanti atmosferici può causare problemi respiratori, malattie cardiovascolari, cancro, danni neurologici e ridotta aspettativa di vita.
Le città italiane più inquinate
Le città italiane dunque non sono esenti da questa emergenza. Il traffico veicolare è spesso identificato come la principale fonte di inquinamento. Con le auto diesel e i mezzi pesanti che contribuiscono in modo significativo alle emissioni nocive.
L’inquinamento atmosferico dunque continua a essere una preoccupazione crescente nelle città italiane, con dati recenti resi noti da Legambiente che mettono in luce una situazione allarmante. Nei primi tre mesi del 2024, ben otto città italiane hanno superato i limiti consentiti per le polveri sottili (PM10), registrando più di 35 giorni di sforamenti con una media superiore a 50 microgrammi per metro cubo.
Le città venete si trovano in testa a questa preoccupante classifica, con Verona, Vicenza e Padova al vertice. Anche Frosinone, Brescia, Cremona, Torino e Venezia affrontano una situazione critica di inquinamento atmosferico, superando i livelli di guardia stabiliti dalla normativa vigente.
Il 69% delle centraline di monitoraggio ha rilevato almeno una giornata con una concentrazione di PM10 superiore ai 100 microgrammi per metro cubo, con alcuni superamenti addirittura triplicati rispetto al limite consentito. Venezia è stata particolarmente colpita, con dodici giornate sopra i 100 microgrammi per metro cubo e i limiti sfiorati per 44 giorni dall’inizio dell’anno. Seguita da altre città come Rimini, Milano, Padova, Piacenza e Modena.
Ecco la classifica delle città italiane che hanno superato i limiti per le polveri sottili (PM10) nei primi tre mesi del 2024, secondo i dati diffusi da Legambiente:
Verona (Borgo Milano) – 44 giorni di sforamenti
Vicenza (San Felice) – 41 giorni di sforamenti
Padova (Arcella) – 39 giorni di sforamenti
Frosinone (Scalo) – 38 giorni di sforamenti
Brescia (Villaggio Sereno) – 36 giorni di sforamenti
Cremona (Piazza Cadorna) – 36 giorni di sforamenti
Torino (Grassi) – 36 giorni di sforamenti
Venezia (Via Beccaria) – 36 giorni di sforamenti