Perché ci piace così tanto l’odore della Primavera? C’è una curiosa spiegazione scientifica
La primavera è, da sempre, una delle stagioni più romantiche e iconiche. La scienza ci spiega perché il suo odore ci piace così tanto
Nel cuore della primavera, quando l’aria è fresca e il terreno è bagnato da un recente acquazzone, un odore distintivo permea l’aria. È l’odore della geosmina, un composto che dona al terreno un profumo che ricorda una combinazione di terra, funghi e muffa. Ma qual è l’origine di questo suggestivo odore e quale ruolo svolge nell’ecosistema terrestre?
La primavera è, da sempre, una delle stagioni più romantiche e iconiche. Attorno ad essa si è creata una vasta narrazione, tanto letteraria, quanto cinematografica e musicale. E ora, però, arriva anche il parere della scienza.
Gli scienziati hanno rivolto la loro attenzione a questa domanda intrigante e hanno scoperto che la geosmina gioca un ruolo fondamentale in una relazione ancestrale tra batteri del suolo e creature microscopiche chiamate collemboli. I risultati della ricerca “Developmentally regulated volatiles geosmin and 2-methylisoborneol attract a soil arthropod to Streptomyces bacteria promoting spore dispersal”, sono stati pubblicati su Nature Microbiology.
Perché ci piace così tanto l’odore della primavera? Ecco la verità
Lo studio condotto da un team internazionale di ricercatori ha rivelato che gli streptomiceti, batteri del suolo che producono la geosmina, hanno una relazione simbiotica con i collemboli. Gli streptomiceti, noti per la loro produzione di antibiotici tra i più efficaci al mondo, emettono geosmina e altri composti organici volatili (COV) che attirano i collemboli come fonte di cibo.
I collemboli, creature a sei zampe primitive, sono attratti dall’odore della geosmina e del 2-metilisoborneolo (2-MIB), un altro composto prodotto dagli streptomiceti. In cambio del cibo, i collemboli aiutano gli streptomiceti a dispersi le loro spore, contribuendo così alla riproduzione e alla sopravvivenza di questi batteri.
Gli esperimenti condotti dai ricercatori hanno dimostrato che i collemboli sono fortemente attratti dalla geosmina e dal 2-MIB. Utilizzando tecniche avanzate, come l’elettroantennografia, è stato osservato che i collemboli reagiscono in modo positivo a questi composti odorosi.
Questo studio rivela un’interessante connessione tra la produzione di geosmina negli streptomiceti e la loro capacità di sporulazione. Le spore degli streptomiceti, essendo idrofobiche, aderiscono al corpo dei collemboli, che agiscono come veicoli per la distribuzione delle spore nel terreno circostante.
In ultima analisi, questa relazione simbiotica tra batteri del suolo e collemboli fornisce una spiegazione intrigante per la presenza diffusa di geosmina nell’ambiente terrestre. La prossima volta che percepite l’odore distintivo della primavera, riflettete su questa antica alleanza tra batteri e creature del suolo che ha resistito alla prova del tempo per oltre 450 milioni di anni.