Milioni di “alieni” si ammassano sulle coste dell’Italia: ecco cosa fare se ne incontri uno
Li chiamano gli alieni del mare e sono sempre più numerosi sulle coste del nostro Paese, forse li hai anche già incontrati.
Anche il mare risente del surriscaldamento globale. Gli effetti del cambiamento climatico incidono soprattutto sugli oceani e provocano un innalzamento del livello delle acque che a lungo andare potrebbe avere ripercussioni gravi su alcune nazioni, col rischio che restino sommerse e scompaiano improvvisamente.
Negli ultimi anni stiamo infatti assistendo ad uno scioglimento della calotta polare, ad un aumento della stratificazione degli oceani e alla riduzione dei livelli di ossigeno. Tutte conseguenze tangibili. E infatti le temperature dei nostri mari si stanno alzando e non di poco.
Secondo alcuni dati diffusi dal National Geografic, dagli anni ’70 lo strato più superficiale del mare (cioè i primi 80 metri) sta facendo registrare un aumento medio di 0,11 gradi Celsius circa ogni dieci anni. E i numeri sono purtroppo in crescita. Ciò provoca effetti deleteri per le creature marine che abitano quegli strati, dal plancton ai pesci, passando per le balene e i delfini.
Gli ‘alieni’, creature blu e magnifiche, invadono le nostre coste: cosa sono
In queste prime settimane di primavera, le coste dell’Italia si sono popolate di creature particolari. Simili a gigantesche meduse di colore blu, questi organismi si muovono in massa e si trovano a loro agio nel Mar Mediterraneo, perfetto habitat per il loro sviluppo. I primi avvistamenti ci sono stati ad aprile a Genova e l’acqua del mare si è addirittura colorata in modo diverso. Ma di cosa si tratta?
Altro non sono che ‘Velella Velella’, dette anche barchetta di San Pietro o di San Giovanni. Si tratta di una colonia di sifonofori della famiglia Porpitidae, un animale carnivoro, che si nutre generalmente di plancton che cattura tramite i tentacoli che contengono delle tossine. La sua forma a dischetto ovale e il suo colore blu, ricordano quello di un’astronave, per questo sono soprannominati gli ‘alieni del mare’.
Il loro diametro è di pochi centimetri ma si muovono in massa ed è per tale motivo che colorano i nostri mari d’azzurro. Non c’è però da spaventarsi perché questi animali sono del tutto innocui per l’essere umano. Negli ultimi anni, sono sempre più numerosi gli spiaggiamenti e per questo sono visibili sulle nostre coste. Un altro effetto del riscaldamento globale che potrebbe incidere sulla pesca dato che le velelle si nutrono di placton e uova e potrebbero cambiare la vita marina.