In Italia 185 specie di piante aliene in più, il censimento rivela novità importanti
Un’invasione silenziosa: le piante aliene guadagnano lentamente terreno nel panorama della biodiversità italiana.
La biodiversità riveste un ruolo cruciale non solo per la salute degli ecosistemi ma anche per il benessere umano. Proprio come per la fauna e gli esseri umani, la flora richiede una vigilanza costante per assicurare la conservazione delle specie native e il controllo di quelle invasive. La mappatura e il monitoraggio della vegetazione diventano strumenti indispensabili per comprendere le dinamiche ecologiche e per mettere in atto strategie di conservazione efficaci. In questo contesto, fare una sorta di inventario delle specie vegetali assume un’importanza fondamentale.
Uno degli esempi più recenti e significativi di questi sforzi di monitoraggio in Italia è rappresentato dal documento “A second update to the checklist of the vascular flora native to Italy“, un lavoro di vasta portata curato da un team di ricercatori coordinati da Lorenzo Peruzzi, professore di Botanica sistematica all’Università di Pisa, insieme a Gabriele Galasso del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, e Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti dell’Università di Camerino. Questo studio fornisce infatti un quadro dettagliato della distribuzione delle specie vegetali a livello regionale e nazionale.
Un catalogo aggiornato, con diverse novità tra le piante che popolano le nostre regioni
L’ultima edizione di questo documento rivela alcuni dati allarmanti e altri promettenti riguardo lo stato della flora in Italia. Uno degli aspetti più sorprendenti è l’incremento di 185 specie di piante aliene, un dato che ribadisce l’importanza di mettere in atto un monitoraggio continuo per mitigare gli effetti potenzialmente negativi sulla flora autoctona.
La ricerca mostra che il catalogo delle specie vascolari presenti sul territorio italiano ora conta 8.241 specie e sottospecie, che si distribuiscono in 1.111 generi e 153 famiglie, includendo 23 taxa di licofiti, 108 felci e alleati delle felci, 30 gimnosperme e 8.080 angiosperme.
Quanto alla ricchezza delle specie endemiche dell’Italia, che ammonta a 1.702 specie e si distribuisce su 71 famiglie e 312 generi, il rapporto evidenzia l’unicità della biodiversità italiana e l’importanza della sua protezione. Al contempo, il documento fa luce su una serie di sfide, come il numero di taxa non confermati o di dubbia presenza, che richiedono attenzione e ulteriori studi per evitare la perdita di specie potenzialmente a rischio di estinzione.
L’aggiunta di nuove specie aliene, tra cui 250 considerate invasive a livello nazionale e 20 inserite nella “lista nera” dell’Unione Europea, pone quindi l’Italia di fronte a sfide significative per la conservazione della sua flora. Queste specie devono infatti essere monitorate attentamente a causa del loro potenziale impatto distruttivo sugli ecosistemi nativi e richiedono una gestione attenta che implica, dove necessario, anche strategie di eradicazione.