È sempre più chiaro che le azioni per mitigare i cambiamenti climatici sono urgenti non solo per le nostre comunità.
Il nostro pianeta sta subendo trasformazioni rapide e profonde a causa dei cambiamenti climatici. Oltre ad aumentare le temperature globali e alterano il ritmo delle stagioni, questi cambiamenti stanno influenzando anche la flora e la fauna in modi che stiamo appena iniziando a comprendere. Alcuni recenti studi mostrano come questi cambiamenti ambientali stiano influenzando specie che potremmo considerare comuni o persino trascurabili, come le formiche.
Nonostante la loro piccola taglia, le formiche hanno un impatto enorme sugli ambienti in cui vivono. Inoltre, la loro capacità di adattarsi a diversi ambienti le rende particolarmente interessanti per gli studi ecologici. Anche queste creature, così resilienti, stanno però mostrando segni di stress sotto la pressione del riscaldamento globale. Un recente studio condotto dall’Università del Colorado a Boulder ha rivelato cambiamenti sorprendenti nel comportamento e nella distribuzione delle formiche a Gregory Canyon.
Gli scienziati lanciano l’allarme: “un’apocalisse degli insetti”
Negli ultimi sessant’anni, l’area del Gregory Canyon ha fornito una finestra unica su come il cambiamento climatico possa influenzare la fauna locale. Originariamente studiato negli anni ’50 dal Dr. Robert Gregg e dal suo studente John Browne, questo sito è stato nuovamente esaminato tra il 2021 e il 2022 da un team di ricerca guidato da Anna Paraskevopoulos, Ph.D. I risultati di questo studio longitudinale sono stati pubblicati su “Ecology”, evidenziando come diverse specie di formiche abbiano risposto in maniera diversa all’aumento delle temperature.
Il team di Paraskevopoulos ha scoperto che alcune specie precedentemente non registrate sono ora presenti, mentre altre tradizionalmente rilevate sono diventate rare o addirittura scomparse. Questo suggerisce una resilienza differenziata tra le specie, con alcune capaci di adattarsi a condizioni più calde e altre che faticano a sopravvivere.
Le formiche svolgono molti ruoli ecologici vitali, come l’aerazione del suolo, la decomposizione della materia organica e la dispersione dei semi. I cambiamenti nella composizione delle specie di formiche possono quindi avere implicazioni dirette sulla stabilità degli ecosistemi. Se le specie dominanti cambiano, anche le funzioni che svolgono nell’ecosistema possono variare, potenzialmente alterando l’intera struttura ecologica della zona.
Julian Resasco, coautore dello studio e professore assistente presso lo stesso dipartimento di Paraskevopoulos, sottolinea l’importanza di queste scoperte per comprendere meglio come le comunità animali si ristrutturano in risposta ai cambiamenti climatici. La ridistribuzione delle specie di formiche, con alcune che diventano più prevalenti e altre che diminuiscono, potrebbe riflettere un trend più ampio osservabile in altre parti del mondo.