Dal giardino alla padella: ecco il fiore più gustoso della stagione e come prepararlo
È un fiore che può essere mangiato: bello e di stagione diventa un ingrediente per pietanze buonissime in modo semplicissimo.
La primavera porta con sé una varietà sconfinata di bellissimi e profumatissimi fiori e tra di essi ce n’è qualcuno edibile. Molti non lo sanno, ma un fiore tanto bello quanto profumato come il glicine si può mangiare. Non solo abbellisce e decora la casa e il giardino, ma è anche buono da gustare.
Molto semplice da coltivare, il glicine regala fioriture abbondanti e particolari, a grappolo, e ha un profumo intenso ed inebriante. Originaria delle regioni asiatiche, la pianta di glicine appartiene alla famiglia delle Fabaceae ed è particolarmente attraente proprio per i suoi fiori, piccoli e riuniti in grappoli.
Il colore tipico è il viola lilla, ma i fiori del glicine possono anche essere bianchi o azzurri. I rami raggiungono una lunghezza di circa 20 cm e il massimo periodo di fioritura è nel mese di maggio. Del glicine sono commestibili esclusivamente i petali.
Glicine in tempura: piatto sfizioso e stuzzicante, facile da fare
Ecco una ricetta gustosissima per assaporarli in un piatto squisito e raffinato: il glicine in tempura o frittelle di glicine. Occorrono solo 4 ingredienti e per il procedimento bastano pochissimi passaggi.
I petali di glicine si possono usare crudi da aggiungere ad insalate, come tocco decorativo per dolci o per fare frittate e frittelle, come in questo caso in cui vengono fritti con la tecnica della tempura. Sistema giapponese per una frittura particolarmente delicata e leggera, in tempura il glicine dà il meglio di sè.
È una ricetta semplicissima che si prepara in poche mosse. Inoltre è un piatto senza glutine e vegano, quindi adatto a varie esigenze differenti. Le dosi di questa ricetta sono per 2 – 3 persone.
Ingredienti:
- 6 fiori di glicine
- 250 g di farina di riso
- Acqua frizzante fredda q.b.
- 1 pizzico di sale (facoltativo)
- Olio di semi di arachide q.b.
Preparazione:
- Dopo aver individuato i fiori più belli e senza lesioni, macchie e danneggiamenti, staccarli dal ramo con le forbici e procedere a lavarli e asciugarli tamponandoli delicatamente con la carta assorbente.
- Si passa poi a preparare la pastella. In una ciotola versare la farina di riso e aggiungervi l’acqua, che deve essere molto fredda, appena estratta dal frigo.
- Aggiungere un pizzico di sale e mescolare con una frusta a mano per creare una pastella liscia ed omogenea, completamente senza grumi.
- A questo punto non resta che immergere i fiori di glicine nella pastella e ricoprirli interamente per avvolgerli bene.
- Nel frattempo portare l’olio di arachide alla temperatura giusta per la frittura. Quando è ben caldo e immergendo uno stecchino di legno lo si vedrà sfrigolare è il momento di immergere i fiori impastellati scolandoli leggermente dalla pastella in eccesso e friggerli.
- Appena sono dorati, cioè dopo pochi secondi prelevarli e adagiarli su carta assorbente per asciugarli dagli eccessi di olio. Sono ottimi per essere gustati sia caldi che tiepidi.