Sai davvero cosa contiene il prosciutto cotto che acquisti al supermercato? Una nuova indagine ha svelato finalmente la verità.
Il prosciutto cotto è uno degli alimenti più apprezzati anche dai bambini. Ma sei sicura che sia un alimento sano e genuino? Vediamo cosa è emerso da una nuova indagine. Tra i salumi ritenuti più sani e più leggeri, primeggia il prosciutto cotto.
A differenza del crudo o del salame o dello speck che hanno un sapore più intenso, il prosciutto cotto ha un gusto delicato e, per questo, piace molto anche ai bambini. E noi mamme o zie lo diamo tranquillamente ai nostri figli o nipoti credendo che si tratti di un cibo eccellente, nutriente e genuino. Infatti dovrebbe contenere solo carne di suini allevati alla luce del sole.
Questo almeno in teoria. Nella pratica le cose, spesso, stanno ben diversamente. Sicuramente ci sono prosciutti realizzati solo con materie prime di qualità e senza additivi strani. Ma, oggi, rappresentano una minoranza dei prodotti che si trovano in commercio. Molto spesso, purtroppo, dentro al prosciutto cotto che acquistiamo al supermercato e che facciamo mangiare ai nostri bambini, ci sono ingredienti che non dovrebbero esserci.
Prosciutto cotto: ecco cosa contiene veramente
Dal colore rosa e dal sapore delicato, il prosciutto cotto non manca mai sulle nostre tavole. A parte chi ha optato per un’alimentazione vegetariana o vegana, tutti gli altri consumano abitualmente questo alimento e lo danno anche ai bambini credendo che si tratti di un cibo sano. Purtroppo non sempre è così. Vediamo cosa è emerso da una recente indagine.
La rivista Salvagente ha condotto un test sulle marche di prosciutto cotto che si trovano nei supermercati. Sono state analizzate le seguenti marche: Beretta, Casa Modena, Citterio, Ferrarini, Negroni, Parmacotto, Rovagnati, Vismara.
In alcuni di essi sono stati trovati ingredienti che non dovrebbero esserci come zucchero, destrosio e fruttosio: ingredienti che possono causare problemi a chi soffre di diabete. Alcuni prosciutti contenevano glutammato monosodico, un ingrediente che, se assunto in dosi eccessive, può essere tossico. Infine sono stati trovati nitriti. Questi conservanti sono ammessi per legge ma sono ritenuti potenzialmente cancerogeni.
Precisiamo che le quantità trovate nei prosciutti esaminati erano tutte entro i limiti ammessi dalla legge. Si tratta, comunque, di sostanze non esattamente sane. A questi bisogna anche aggiungere il sale che, se consumato in quantità eccessive, può dare problemi di ipertensione. Dal test condotto dal Salvagente è emerso che i due prosciutti cotti peggiori tra quelli analizzati sono Vismara e Ferrarini. Entrambi, infatti, contengono sia nitrito di sodio che glutammato monosodico che saccarosio.
Questo test non ha tenuto conto del modo in cui vengono allevati gli animali da cui si ricava il prosciutto. Anche questo aspetto è importante da considerare sia per il benessere animale sia per ragioni di ecosostenibilità ed emissioni.