Allarme inquinamento in Italia, tutto il paesaggio diventa rosso: la zona da evitare
È arrivato l’allarme inquinamento in Italia da parte degli esperti. Il paesaggio diventa rosso: ecco qual è la zona da evitare.
L’inquinamento atmosferico rappresenta una minaccia mortale per tutta la vita sulla Terra. A volte visibili, a volte invisibili e tossici, gli inquinanti atmosferici danneggiano ogni persona e rischiano di compromettere la salute di tutti i cittadini, per questo è importante agire e conoscere.
Nessun Paese al mondo è al sicuro dall’inquinamento atmosferico e nessuna quantità di inquinamento atmosferico è salubre. Essere esposti a una cattiva qualità dell’aria per un lungo periodo, o anche essere esposti per poco tempo, mette a rischio la salute. E soprattutto crea dei danni i cui effetti possono essere visibili solo a lunghissimo termine.
L’ultimo avvertimento in tal senso è arrivato in questi ultimi giorni dal WWF che ha avvisato tutti sull’inquinamento in Italia a causa di un fiume di fanghi rossi che ha invaso una zona. L’allerta è massima per la sua gravità.
Inquinamento in Italia: allerta fiume di fanghi rossi
C’è grande preoccupazione in questi giorni per la situazione ambientale in Sardegna, una delle regioni più belle della nostra penisola. Sul sito ufficiale del WWF si legge che un fiume di fanghi rossi ha invaso la spiaggia di Piscinas, ovvero la zona della costa sud occidentale sarda, famosa per le sue acque cristalline e le sue grandi dune. Tali fanghi arrivano dalle gallerie minerarie dismesse del Sulcis Iglesiente.
È stato spigato che l’impatto visivo del paesaggio rosso è solo una piccola parte del gravissimo danno ambientale in atto sull’isola. Per questo motivo il WWF ha sottolineato l’importanza di agire subito prima che sia troppo tardi, proprio perché l’evento appare più grave del previsto. È quindi fondamentale muoversi tempestivamente sull’emergenza: smaltire i rifiuti e monitorare l’intera area.
Bisogna fare ciò che andava fatto da anni e che non è stato fatto, proprio perché la bellezza cella costa e l’aria della costa sarda potrebbero essere danneggiate significativamente. In questa situazione, infatti, a rimetterci è soprattutto la qualità e la salute ambientale.
Il WWF ha poi sottolineato che tale evento è un vero e proprio disastro che coinvolge tutti e sperano che il nuovo governo regionale possa intervenire in maniera netta e mettere in agenda la risoluzione di questo problema che sta diventando sempre più centrale all’interno della regione e non deve essere preso con superficialità.