Allarme bianco negli oceani: il surriscaldamento globale sta avendo effetti devastanti sui coralli
Il riscaldamento globale si sta abbattendo con particolare violenza sui coralli. Gli esperti lanciano l’allarme bianco per gli oceani.
Col global warming a surriscaldarsi non è solo l’aria ma anche gli oceani, che devono affrontare temperature medie globali senza precedenti. È cosa nota che proprio gli oceani sono considerati una sorta di termometro del cambiamento climatico.
Il riscaldamento globale non produce solamente ondate di calore sempre più prolungate e afose. Va a ripercuotersi anche sugli ambienti marini, con effetti sui fondali degli oceani, non soltanto in superficie. Secondo una ricerca apparsa su Nature Communications è in aumento il “rumore di fondo” dei mari, che assorbendo il 90% del calore in eccesso collegato alle emissioni si stanno caricando di energia distruttiva facendosi sempre più turbolenti e tempestosi.
Ma l’energia in circolo nei mari – che significa acque sempre più agitate – non è l’unico effetto del surriscaldamento globale. C’è anche quello che viene definito “allarme bianco” degli oceani. Questa volta riguarda i coralli, vediamo di cosa si tratta.
Oceani, è allarme bianco nei mari, gli effetti devastanti del surriscaldamento globale sui coralli
L’allarme bianco interessa la Grande barriera corallina, nel nord-est dell’Australia, alle prese col più grave episodio di sbiancamento mai avvenuto. Ad annunciarlo sono state le autorità locali, con una nota dell’Autorità del parco marino, alle dipendenze del governo federale.
Il nuovo episodio di sbiancamento massiccio, annunciato lo scorso marzo, è causato dall’innalzamento delle temperature dell’acqua. Si tratta del quinto episodio in otto anni. Il fenomeno dello sbiancamento è un processo che porta i coralli a perdere il loro colore naturale. Questo succede per via della scomparsa delle alghe simbiotiche e dei pigmenti fotosintetici.
All’origine della perdita del colore ci sono vari fattori di stress: elevate temperature dell’acqua, scarsità di illuminazione, mancanza di sostanze nutritive. Il principale fattore di stress però è senz’altro il riscaldamento delle acque oceaniche, un prodotto del cambiamento climatico. Sempre più frequente e dannoso, lo sbiancamento può portare alla morte dei coralli se questo fenomeno diventa prolungato e grave.
I rischi collegati allo sbiancamento dei coralli non si traducono solo in danni per la biodiversità dell’ecosistema marino, ma anche in ricadute negative sull’economia legata alla pesca. Le stime e le previsioni per il futuro non sono confortanti. Negli ultimi 12 mesi sono stati registrati i più alti livelli di temperatura globale sulla superficie dei mari. Si tratta di un fenomeno aggravato oltretutto dagli effetti di El Niño.