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Terrarium, natura mini per decorare casa: come creare un ecosistema passo per passo

Realizzare un terrarium è un’idea decorativa molto interessente: bellezza e natura si incontrano nella formazione di un ecosistema mini.

Creare un terrarium è sicuramente un’attività che regala molte soddisfazioni. Ci vuole certamente un po’ di abilità, ma la tecnica si apprende molto facilmente e ciò che si ottiene è sicuramente qualcosa di fantastico. Tendenza decorativa che piace molto, il terrarium può esser considerato come un concentrato di natura e bellezza, il tutto in un piccolo spazio.

Realizzare in casa un terrarium significa allestire un ecosistema in miniatura che deve essere custodito e curato, ma che per lo più vive in modo autonomo e autosufficiente. Si producono piccoli paesaggi con sabbia, terra, ciottoli, cortecce. Le piante più adatte a farne parte sono quelle che stanno bene in un clima umido. Si tratta di un elemento d’arredo che però vive e respira, qualcosa di vitale, un pezzo di natura racchiuso dentro un contenitore. È un oggetto che piace molto ed è possibile acquistare dei terrarium già fatti o costruirlo da sé.

Terrarium fai da te: tutte le mosse che occorrono per crearlo con le proprie mani

Il mini ecosistema autosufficiente che costituisce un terrarium si compone di determinati elementi. È necessario che ci sia il container, ovvero il recipiente in vetro che conterrà il tutto. Si possono usare vasi o ampi barattoli di vetro ovviamente trasperente in modo che si veda bene ciò che c’è dentro.

Cosa serve per realizzare un terrarium – biopianeta.it

Occorre poi uno strato di base. Questo deve contenere uno strato di drenaggio per catturare l’acqua in eccesso. Può essere uno strato di sassi o rocce su cui si versa la terra. Un’opzione è costituita da una rete non tossica seguita da uno strato di carbone attivo, che aiutano la filtrazione dell’acqua e quindi il drenaggio. Il terreno deve essere mediamente spesso e non contenere molta sabbia. Va inumidito nebulizzando un po’ d’acqua. Non deve essere bagnato, ma solo umido.

Un elemento importante è il muschio che va sempre inserito. Oltre a dare uno splendido tocco di colore verde, è eccellente nel trattenere l’acqua. Dopo questo è il momento di mettere le piante. Non vanno bene le grasse o i cactus. Meglio le piante tropicali o boscose. Una buona scelta sono anche le felci, le orchidee mignon, le piante nervose, le begonie o le viole africane.

Per far durare più al lungo l’ecosisteme si possono inserire dei lombrichi, che fanno dei buchi al terreno con la conseguenza di portare ossigeno al terreno. Oppure mettere lumache che mangiano le foglie morte e impediscono la formazione di muffe, così come i collemboli che svolgono la stessa funzione.

Il terrarium può venir sigillato con un coperchio spruzzandoci prima un pò d’acqua. Va posizionato su un tavolino o in un angolo soleggiato ma con una luce indiretta e non troppo forte. La sua vita si protrarrà per mesi in tutto il suo splendore.