Nitrosammine cancerogene, l’Efsa lancia il grave allarme: gli alimenti che le contengono

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Secondo l'Efsa il consumo di alcuni cibi aumenta il rischio di tumore - Biopianeta.it

In tutta Europa stanno aumentando i tumori a danno della popolazione, anche giovane, e adesso l’Efsa ha lanciato un nuovo allarme.

Si sa che il cancro può insorgere a causa di diversi fattori concomitanti, insieme alla predisposizione genetica, ma l’alimentazione può giocare un ruolo fondamentale per quanto riguarda la prevenzione.

Tramite un regime alimentare vario e sano si aumenta la qualità e la durata della vita, ma il problema è che anche ciò che crediamo salutare non è detto che lo sia.

Perché dobbiamo stare molto attenti a cosa mangiamo: l’allarme lanciato da Efsa sulle nitrosammine

L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha pubblicato i risultati e le considerazioni circa uno studio effettuato sulle nitrosammine, sostanze che si trovano in diversi alimenti.

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L’Efsa ha stilato la lista dei cibi che contengono nitrosammine – Biopianeta.it

Secondo gli esperti, le nitrosammine sarebbero molto pericolose e aumenterebbero il rischio di contrarre alcuni tipi di tumore, soprattutto quello al fegato.

Il dr. Dieter Schrenk, presidente del gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare, ha affermato: “La nostra valutazione ha concluso che per tutte le fasce d’età della popolazione dell’UE il livello di esposizione alle nitrosammine negli alimenti desta preoccupazioni per la salute”.

I cittadini però non sono a conoscenza di quali pericoli si nascondano nel carrello della spesa, perché sono moltissimi i cibi che contengono nitrosammine e a cui vengono aggiunti conservanti. Infatti com’è noto i salumi e gli insaccati sono da sempre considerati cibi da consumare con moderazione, ma non sono gli unici a contenere nitrosammine.

I ricercatori dell’Efsa hanno lanciato questo allarme dopo aver analizzato diversi alimenti contenenti nitrati aggiunti e nitriti derivati dai processi di trasformazione; d’altra parte, però, i ricercatori stessi affermano che se le quantità assunte restano nei limiti l’organismo può difendersi. Il problema, forse, risiede nel fatto che è impossibile stabilire a che livelli di esposizione arriva una persona e l’unico modo per tutelare la propria salute è quello di limitare il consumo di alcuni alimenti.

Infatti le nitrosammine – che sono di vario tipo e solamente alcune di esse sono potenzialmente cancerogene – si trovano anche nell’acqua e nella verdura, ma ovviamente le quantità aumentano nei cibi lavorati e industriali.

Secondo gli esperti, le nitrosammine si trovano soprattutto nei salumi ma anche “nel pesce lavorato, nel cacao, nella birra e nelle bevande alcoliche. La loro presenza non è esclusa anche in carne cotta, ortaggi trasformati, cereali, prodotti lattiero-caseari o in alimenti fermentati, sottaceto e speziati“.

Il suggerimento che arriva dagli esperti è anche quello di integrare maggiormente nella dieta aglio, cipolle e fragole, nonché la corretta dose di Vitamina C, poiché detti alimenti e vitamine aiutano a smaltire le nitrosammine.

Stefania Guerra:
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