Oggi la maggior parte delle persone non comprende cosa c’è scritto nella bolletta e per questo stanno arrivando dei cambiamenti importanti.
Luce e gas costano sempre di più e il Governo, con le sue recenti decisioni, non aiuta. Forse non tutti sanno, ad esempio, che dal 1 aprile scomparirà parte del bonus sociale, la cosiddetta quota straordinaria. Oltre a questo, la fine del mercato tutelato sta complicando la vita (e il portafogli) a milioni di utenti.
Dulcis in fundo, i fornitori di energia adottano spesso e volentieri comportamenti poco trasparenti. La bolletta è la manifestazione pratica di un sistema che non è assolutamente a favore del consumatore finale. Ecco che Arera ha deciso di intervenire in tal senso e sta lavorando a un cambiamento radicale delle bollette.
La bolletta cambia e si veste di nuovo, ecco come saranno quelle future
Arera ha come obiettivo quello di rendere le bollette più comprensibili agli utenti finali e di recente ha iniziato delle consultazioni coi fornitori di energia, che ovviamente si sono già detti perplessi di questo progetto.
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente presieduta da Stefano Besseghini, però, ha una missione: quella di aiutare i consumatori a comprendere meglio quali sono i costi dell’energia, e le altre voci che ai più sono sconosciute e prive di senso. Una modifica migliorativa alle bollette potrebbe premettere ai consumatori, ad esempio, di trovare fornitori che offrono condizioni contrattuali più adatte.
Secondo quanto si sa ad oggi, la proposta sarebbe quella di rendere la bolletta molto simile ad uno “scontrino”, costituito da una prima pagina obbligatoria e uguale per tutti, nella quale ci sarà anche uno spazio dedicato alle comunicazioni e messaggi Arera. Si prevede poi una sezione denominata “elementi essenziali“, tra i quali il venditore potrà inserire anche informazioni di carattere commerciale purché siano riferite all’offerta sottoscritta, come pure ulteriori promozioni”
ARERA al momento ha sottoposto all’esame delle associazioni dei consumatori e delle società di fornitura dell’energia 3 modelli per rappresentare i costi, ma in sintesi si tratterebbe di una semplificazione rispetto alle bollette odierne, con alcune voci raggruppate in modo diverso così da essere maggiormente comprensibili.
Parliamo di voci, tra le altre, del bonus sociale, del canone Rai, o dei servizi accessori e altre partite. Obiettivo, dunque, uniformare il “layout” delle bollette in modo che il consumatore finale abbia un’idea più chiara dei costi dei consumi. L’idea è certamente lodevole, anche se in realtà servirebbero ben ulteriori interventi per aiutare i cittadini.