Secondo le ultime ricerche degli esperti abbiamo pochissimi anni per evitare una delle più grandi catastrofi di sempre.
Sono a dir poco allarmanti i risultati dello studio condotto dall’università statunitense del Colorado: stando entro i prossimi due anni il ghiaccio dell’Artico potrebbe scomparire. Le ricerche hanno così evidenziato che la scomparsa dei ghiacci sull’Artico potrebbe avvenire ben 10 anni prima rispetto a quelli previsti dai precedenti studi.
Secondo gli scienziati, negli ultimi dieci anni la regione artica ha subito un enorme impoverimento dei ghiacci e sarà considerata libera da questi ultimi quando l’oceano avrà meno di un milione di chilometri quadrati di ghiaccio. Negli ultimi anni l’Oceano Artico ha registrato il suo minimo di circa 3,3 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio marino.
Per evitare di andare incontro al disastro naturale in cui lo scioglimento dei ghiacci sarà al di sotto della soglia consentita, l’unica alternativa possibile è quella di ridurre le emissioni di CO2. E’ quindi fondamentale monitorare costantemente la situazione per poter così prevedere quando potremmo osservare le prime condizioni senza ghiaccio nell’Artico.
Scioglimento dei ghiacci: si può prevenire?
Alexandra Jahn, professoressa associata di scienze atmosferiche e oceaniche presso l’Istituto di ricerca artica e alpina della CU Boulder, ha analizzato, assieme ai suoi colleghi, le analisi esistenti sulle proiezioni del ghiaccio marino e i dati provenienti da modelli climatici computazionali per vedere come l’Artico potrebbe cambiare ogni giorno nel prossimo futuro.
I risultati di tale ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Reviews Earth & Environment e riportano le possibili conseguenze del cambiamento climatico causate dal riscaldamento globale, spiegando perché è assolutamente prioritario agire con dei cambiamenti, come la drastica riduzione delle emissioni di CO2, che hanno superato ormai da anni i limiti ambientali consentiti.
Inoltre, sempre secondo gli scienziati, in questo decennio l’Artico potrebbe perdere tutti i ghiacciai. La particolarità rispetto agli studi precedenti sta nel fatto che il primo giorno in cui la copertura del ghiaccio marino scenderebbe al di sotto della soglia di un chilometro quadrato potrebbe accadere ben 18 anni prima rispetto a quanto gli studi avevano sinora previsto.
Non solo, perché, stando all’ultima ricerca, ciò potrebbe accadere già nei prossimi due anni e le emissioni di gas serra sono principalmente responsabili della perdita di ghiaccio marino. Ciò aggrava lo scioglimento e il riscaldamento dei ghiacci, con impatti pericolosi per gli animali artici e specie di pesci che fanno affidamento sul ghiaccio marino per sopravvivere, comprese le foche e gli orsi polari.