Smaltimento batterie, c’è un nuovo regolamento ed è obbligatorio per tutti: cosa rischi se non lo fai
Entra ufficialmente in vigore il regolamento nell’Unione Europea per batterie e rifiuti da smaltire: di cosa si tratta e quali sono le novità tanto attese.
Lo scorso 18 febbraio è di fatto entrato ufficialmente in vigore il regolamento dell’Unione Europea su batterie e rifiuti annessi. Si tratta di una novità assoluta, frutto di un iter ben preciso approvato nel 2023, che mira a rendere il pianeta un posto più pulito e salubre, evitando che sostanze pericolosissime si disperdano nell’ambiente senza alcun controllo.
L’attuazione del progetto avverrà in diverse fasi, ma ora è bene raccogliere i frutti di un lungo lavoro. L’obiettivo è quello di regolare e disciplinare il ciclo di vita delle batterie, nonché la loro riproduzione, il nuovo utilizzo e l’attività di riciclo. Rispetto per l’ambiente, sicurezza e sostenibilità sono i capisaldi di questa tendenza, segno evidente di un cambio di passo tanto atteso e sperato.
Cosa dice il nuovo regolamento sullo smaltimento delle batterie
Il Regolamento 2023/1542 modifica la direttiva 2008/98/CE e anche il regolamento 2019/2020 stipulato nell’Unione Europea. Di fatto, inoltre, è stata abrogata la direttiva 2006/66/CE e questo significa che i cambiamenti in arrivo sono veramente tanti.
Durante i prossimi anni, infatti, è destinata ad aumentare il mercato delle batterie per i veicoli elettrici. Proprio per questo, di conseguenza, è bene rispettare l’ambiente, dare spazio alla energia pulita e adeguarsi ai principi della mobilità verde. Non bisogna dimenticare come l’Unione Europea si stia preparando in questa ottica per garantire pari diritto a tutti gli operatori coinvolti e senza alcuna forma di discriminazione.
“L’Unione Europea ha deciso di creare norme sulla sostenibilità, le prestazioni, la sicurezza, la raccolta, il riciclo e la seconda vita delle batterie, nonché sulle informazioni in materia di batterie per gli utilizzatori finali e gli operatori economici“, si legge. In tal senso si dovrebbe così creare un quadro normativo in grado di gestire il ciclo di vita delle batterie immesse sul mercato.
Ma c’è un particolare da non sottovalutare: il regolamento sarà valido per tutte le varie tipologie di batterie, non solo per quelle delle vetture elettriche. La situazione rimarrà la stessa anche per quelle prodotte nell’Unione Europea (e per quelle importate ndr). Una situazione in divenire che deve far riflettere tante persone e Paesi. Ambiente ed energia pulita vanno di pari passo, l’UE si è infatti mossa da diverso tempo in questa ottica.