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L’ambizioso progetto per il ricavo di energia geotermica: verrà perforato un intero vulcano

Un grande e ambizioso progetto punta alla perforazione di due pozzi della camera magmatica di un vulcano: il progetto è veramente da ricordare. 

L’idea è quella di perforare due pozzi nella camera magmatica. L’obiettivo è quello di partire proprio dal 2026: questo è quanto previsto con il progetto Krafla Magma Testbed. Si tratta di un progetto ambizioso che punta veramente in alto.

Lo scopo è quello di perforare la camera magmatica di una caldera vulcanica (attiva) che serve per produrre energia geotermica. Questo progetto si vuole avviare dal 2026. Si sfrutterà l’energia e nello specifico i fluidi presenti nella caldera, zona a nord dell’isola.

Cosa prevede il progetto per ricavare energia geotermica

E proprio grazie a questa idea si potrebbero superare i limiti della geotermia che riguarda i vulcani. Si tratterebbe infatti del primo impianto geotermico per estrarre direttamente dalla camera magmatica di un vulcano. In caso di completamento, di conseguenza, si darebbe spazio ad un grande passo in avanti nella produzione di energia geotermica sull’isola. Proprio l’Islanda è uno dei Paesi all’avanguardia nella sfruttamento di una simile risorsa.

L’idea di sfruttare l’energia geotermica: cosa prevede un progetto in Islanda (foto ANSA) – biopianeta.it

Secondo gli esperti, intanto, in Islanda oltre il 70% dell’energia è di origine geotermica. Nelle abitazioni, invece, oltre il 80% delle abitazioni e delle strutture sfruttano il calore di natura geotermica. Ma cosa si fa con il progetto Krafla Magma Testbed? Ebbene sì, si tratta di un progetto che sfrutta i fluidi a temperature e pressioni elevate a tal punto di occupare uno stato intermedio fra liquido e vapore.

L’idea è quella di operare nella camera magmatica del vulcano attivo, precisamente in una zona fra 1,6 e 3,2 chilometri. Perforare dei pozzi è in linea di principio possibile, almeno da un punto di vista tecnico. Proprio in questa zona del sottosuolo, infatti, le temperature possono superare anche i 1.1.00 gradi centigradi.

L’idea è quella di perforare e creare due pozzi. La prima operazione è già programmata nel 2026 e avrà uno scopo di natura scientifica. Si vuole di fatto studiare le condizioni della temperatura e di pressione che si trovano nella camera magmatica e analizzare le proprietà fisiche e chimiche dei fluidi.

Con questo sistema, infatti, l’accesso alla camera magmatica, in maniera diretta, permetterà agli scienziati di migliorare le conoscenza su evoluzione e trasformazione dei magmi che si trovano all’interno della crosta terrestre. Per il secondo pozzo, invece, la data di perforazione sarà stabilita in seguito. In questo caso, infatti, l’intenzione sarà quella di comprendere la fattibilità del progetto, poi si valuteranno le risorse derivate da questa nuova possibilità.