Il pellet inquina di più di altri combustibili, la scoperta sconvolgente

La scoperta sconvolgente a seguito di uno studio. Secondo i ricercatori il pellet inquina più di altri combustibili

Negli ultimi anni si è moltiplicato il numero di famiglie che hanno deciso di acquistare una stufa a pellet. Questo è dovuto soprattutto al fatto che si tratta di un dispositivo meno impattante dal punto di vista dei costi.

Tuttavia, ci sono cattive notizie sul fronte ambientale. Secondo alcuni ricercatori, infatti, quella della stufa a pellet non sarebbe affatto la scelta più ecologica. Alcuni studi hanno evidenziato come il pellet riesca ad inquinare in misura maggiore rispetto agli altri combustibili. Ecco che cosa hanno scoperto i ricercatori.

I pericoli del pellet, la scoperta sconvolge

Quello della sostenibilità ambientale è un tema sempre più attuale ai giorni nostri. Questo per via dei cambiamenti climatici che il Pianeta sta affrontando a causa dell”incredibile impatto delle industrie e dello stile di vita degli esseri umani.

A questo va aggiunta anche la recente crisi energetica, che ha portato moltissime famiglie ad abbandonare l’idea dell’utilizzo dei termosifoni, a favore di una più economica stufa a pellet. Tuttavia, non sembrano esserci buone notizie dal punto di vista ambientale. Secondo un recente studio, infatti, il pellet potrebbe essere più inquinante rispetto agli altri combustibili.

Ecco che cosa dice lo studio – Biopianeta.it

Ad evidenziarlo è uno studio dell’Institute for the Environment dell’Università del Nord Carolina, pubblicato sulla rivista Renewable Energy. Secondo i ricercatori, le stufe a pellet libererebbero una quantità di inquinanti superiore rispetto a quello dei combustibili fossili. Le biomasse legnose – trucioli di legno, segatura, scarti del legno – che compongono il pellet possono infatti essere inquinanti per l’ambiente. Secondo lo studio, la produzione energetica mediante l’uso di questo combustibile potrebbe rilasciare una vasta gamma di inquinanti atmosferici dannosi. Ma non solo, perché ad essere dannoso è anche il processo di fabbricazione del pellet, in particolare nelle regioni del sud-est degli Stati Uniti.

Le rilevazioni hanno individuato almeno 55 inquinanti in grado di superare di due volte i limiti consentiti dalle regole sulla qualità dell’aria. Secondo ulteriori studi, la combustione di biomassa in Unione Europea, Giappone, Corea del Sud e Regno Unito potrebbe contribuire a diffondere nell’atmosfera agenti inquinanti dannosi per la salute umana. Negli Stati Uniti la combustione di pellet è responsabile del 17% della totalità delle emissioni di inquinanti energetici. Dunque è sbagliato pensare che l’industria del pellet sia caratterizzata da poche emissioni. Non esiste in questo caso la neutralità climatica, in quanto le aree forestali interessate non vengono lasciate rigenerare per più di un secolo.