Tutti abbiamo avuto dei parrocchetti in casa: nessuno però conosce il grave pericolo che si nasconde dietro questi graziosi pappagallini
I pappagallini sono animali domestici graziosi: tutti abbiamo avuto dei parrocchetti in casa ma ecco il pericolo che nascondono.
Fra gli animali domestici, i pappagallini sono i più graziosi: colorati e socievoli, allietano con il loro canto. Una specie che quasi tutti abbiamo avuto in casa sono i parrocchetti, di cui le varianti più diffuse in Europa sono quelli dal collare e quelli monaci. In Italia vengono importati per fini ornamentali e amatoriali.
I parrocchetti dal collare (Psittacula krameri) sono originari dell’Africa tropicale e dell’Asia meridionale. Sono lunghi tra i 37 e i 43 centimetri e hanno il piumaggio verde, la coda lunga e appuntita di colore blu sopra e ocra sotto, il becco ricurvo rosso e le zampe grigio-verdi. I parrocchetti monaci (Myiopsitta monachus), invece, sono originari dell’America meridionale (Bolivia, Paraguay, Brasile e Argentina). Sono più piccoli e hanno la fronte, le guance e le parti inferiori grigie. Le parti superiori sono verdi e tendono al giallo, soprattutto sul dorso e sulla coda. Le penne sono blu scuro, quelle per il volo, mentre le timoniere della coda sono verdi, con una sfumatura blu lungo il rachide.
Il grave pericolo che si nasconde dietro i parrocchetti
In Europa si contano più di 200 popolazioni differenti di parrocchetti, che crescono velocemente e sono in grado di raddoppiare di numero in pochi anni. Infatti, dato che sono uccelli molto sociali, possono formare grandi gruppi, aggregandosi anche tra specie diverse. Il pericolo che nascondono questi pappagallini è che possono colonizzare le città o le aree vicine a frutteti, campi coltivati, granai.
I parrocchetti nidificano su alberi ad alto fusto, costruendo grossi nidi che possono arrivare a pesare oltre 100 chili, spezzando inevitabilmente i rami degli alberi. È evidente che ne conseguano tanti problemi per l’economia e gli ecosistemi. Infatti i parrocchetti possono danneggiare le attività agricole locali, distruggendo orti, frutteti, campi. Inoltre, possono rappresentare un pericolo per la salute perché portano all’uomo il batterio Chlamydia psittaci, responsabile della psittacosi (una forma d polmonite).
Per limitare il problema rappresentato dai parrocchetti tanto per l’economia quanto per la salute, bisogna contenere la loro espansione, monitorandoli (anche con l’aiuto dei cittadini) e imparando a gestirli. Si può infatti disturbare la loro nidificazione, usando spari a salve o trappole. Un metodo da evitare è quello di posizionare delle mangiatoie per uccelli perché sortirebbe l’effetto contrario dato che i parrocchetti si fidano dell’essere umano e non disdegnano nessuna fonte di cibo. Invece, sarebbe meglio prevedere regolamenti più stringenti sul possesso, trasporto e commercio di questa specie ritenuta invasiva.