Inquinamento

Roma, città in allarme: l’invito ai residenti a non uscire, ecco quando dovrebbe migliorare la situazione

Il Dipartimento Ciclo dei Rifiuti, Prevenzione e Risanamento dagli Inquinamenti, lancia un allarme: l’inquinamento è ai massimi storici.

Pessime notizie per gli abitanti di Roma, dove l’inquinamento da Pm10 è arrivato a livelli così alti che sono necessarie azioni importanti per evitare problemi alla salute.

Proprio il giorno 1 gennaio 2024, si è registrata la soglia massima consentita di polveri sottili, lo smog causato in gran parte dai veicoli a motore, e l’Ente preposto ai controlli ha dovuto lanciare l’allarme.

Non siamo di fronte a un blocco delle auto, o al pagamento di un ticket per entrare in aree circoscritte della città, iniziative che da qualche anno cercano di limitare gli effetti disastrosi dell’inquinamento, ma a qualcosa di più grave. Ecco cos’è stato comunicato alla cittadinanza.

Inquinamento mai visto prima: i cittadini devono stare chiusi in casa, l’allarme diffuso a Roma

Il Dipartimento Ciclo dei Rifiuti, Prevenzione e Risanamento dagli Inquinamenti, ha emesso un avviso alla popolazione romana; la situazione sull’inquinamento è così grave che rimarrà in essere per qualche giorno. I livelli dovrebbero scendere ma l’invito è quello di prevenire nuove ondate di inquinamento, utilizzando auto ibride o elettriche, e anche i mezzi pubblici o il car sharing.

roma i cittadini fragili devono chiudersi in casa
I cittadini fragili di Roma sono invitati a rimanere chiusi in casa per via dell’inquinamento – Biopianeta.it

Questo per chi deve spostarsi, mentre per alcune categorie di cittadini è stato previsto addirittura che rimanessero a casa. Fragili, anziani, ma anche bambini, donne in gravidanza, cardiopatici e persone con problemi/patologie a carico dell’apparato respiratorio.

L’appello suona davvero come un monito allarmante, perché mai fino ad oggi era stato consigliato di chiudersi in casa per via dell’inquinamento. Forse la notizia passerà quasi inosservata, forse tra un paio di giorni l’aria tornerà ad essere più respirabile, ma nel peggiore dei casi questo evento potrebbe essere solo l’inizio di “lockdown climatici”, come sono stati chiamati in passato da chi già ipotizzava uno scenario simile.

Nonostante l’Agenda 2030, infatti, almeno in Italia siamo molto indietro nel raggiungimento degli obiettivi previsti. L’auto elettrica non ha ottenuto popolarità, gli impianti di riscaldamento sono ancora vetusti e inquinanti, e l’energia pulita prodotta non è ancora abbastanza. La logica conseguenza è che la qualità della vita delle persone, se qualcosa non cambia in fretta, peggiorerà sempre di più e probabilmente anche molto velocemente. E il rischio di lockdown climatici sarà sempre più concreto, non solo a Roma ma in molte altre città italiane.

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