Questa proteina vegetale rallenterà l’invecchiamento: l’enorme scoperta scientifica
Secondo i ricercatori potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per rallentare efficacemente l’invecchiamento
I ricercatori dell’Università della California, a RIverside hanno condotto uno studio che ha prodotto numerosi risultati positivi in termini di progresso scientifico.
Gli studiosi hanno infatti approfondito il ruolo di una proteina vegetale che si trova all’interno del Golgi delle piante. Si tratta di una scoperta importante che potrebbe portare innumerevoli progressi nello studio del rallentamento dell’invecchiamento cellulare e nella cura di particolari malattie. Ecco di che cosa si tratta.
La proteina che rallenta l’invecchiamento
I ricercatori hanno approfondito le conoscenze attuali sul Golgi, l’organello che svolge un compito importante nelle cellule complesse delle piante e degli animali. Questo, infatti, è in grado di processare le proteine e i lipidi e ha un ruolo anche nel processo di invecchiamento cellulare. Si tratta della proteina chiamata COG e ha mostrato di avere un ruolo molto rilevante nella sopravvivenza delle cellule sottoposte a stress. In alcuni studi precedenti era stato già dimostrato quelli che erano i malfunzionamenti nel complesso COG umano che influenzavano i processi vitali. Ma gli scienziati nel loro ultimo studio sono andati ancora più a fondo.
Il gruppo di ricerca guidato da Heeseung Choi, coordinati con la co-autrice dello studio, Katie Dehesh, hanno approfondito quello che è il funzionamento interno delle cellule della pianta di Arabidopsis thaliana, oppure “crescione”. Gli studiosi hanno infatti osservato quella che era la risposta delle piante che venivano sottoposte agli stress ambientali, come ad esempio una scarsa luminosità o le infezioni. In questo modo sono riusciti ad osservare che la proteina COG aveva un ruolo fondamentale nell’aumentare le probabilità di sopravvivenza cellulare della pianta, migliorando in modo significativo la sua resistenza.
I risultati della ricerca hanno mostrato che la proteina COG forniva una risposta estremamente diversa quando era sottoposta a stress, rispetto alle piante in condizioni normali. Ad esempio, quando la pianta era sottoposta a mancanza di luce, questa mostrava segni di invecchiamento molto più rapidi. Un risultato che mostrava l’importanza del ruolo della COG nella gestione dello stress e nella vita cellulare. La ricerca amplia la conoscenza riguardo i meccanismi interni delle piante e aumenta quelli che sono gli orizzonti sui possibili percorsi anti età dell’essere umano. Una maggiore conoscenza sul funzionamento di questa proteina potrebbe infatti dare nuove risorse per la ricerca biomedica umana. Il gruppo di ricerca, infatti, prevede di condurre ulteriori ricerche sul tema e aumentare le proprie conoscenze a riguardo.