Uno scarto comune da smaltire nel modo giusto, chi sbaglia paga, questa la nuova linea guida, meglio documentarsi.
Smaltire correttamente i nostri rifiuti è uno degli obiettivi perseguiti da maggior tempo in ottica di salvaguardia del nostro pianeta.
Non esiste sostenibilità senza un corretto smaltimento dei rifiuti e questo discorso è valido soprattutto per alcune categorie specifiche come quella del RAEE. In pochi conosceranno questa sigla che definisce tutti quei rifiuti normalmente chiamati “elettronici“, rifiuti per i quali il comune smaltimento ovviamente non basta visto che sono considerati estremamente dannosi per l’ambiente. Esistono ben 5 categorie di rifiuti RAEE e per chi non li smaltisse correttamente la multa sarà salatissima, proprio per questo è bene sapere come agire e non prendere questa pratica alla leggera.
Friggitrici, forni, televisori o lampadine, questi rifiuti differiscono uno dall’altro e vanno smaltiti in un modo preciso!
Quando si parla di raccolta differenziata si pensa spesso alla plastica, al vetro ed alla carta, ma nell’epoca della tecnologia è incredibile quante milioni di tonnellate di rifiuti elettronici si producano nel mondo, motivo per cui l’attenzione su questo tipo di scarto deve essere totale.
In Italia a coordinare la raccolta di questo tipo di rifiuti è il CDCRAEE, un organismo che promuove il corretto smaltimento di tali prodotti per tutelare la qualità dell’ambiente e la salute umana. I rifiuti elettronici però non sono tutti uguali, bisognerebbe quindi sapere bene come differiscono per evitare di cadere nell’errore e quindi nelle sanzioni.
La categoria R1, ad esempio, comprende tutti quegli apparecchi da freddo e clima come frigoriferi e condizionatori, questi prodotti sono molto pericolosi per l’ambiente in quanto contengono al loro interno gas inquinanti. La categoria R2 comprende invece i grandi elettrodomestici come lavatrici, forni e lavastoviglie, nella R3 troviamo televisori e schermi di ogni tipo, nella R4 troviamo piccoli elettrodomestici come gli smartphone ed infine nella R5 qualsiasi apparecchio da sorgente luminosa.
Ogni tipo di questo prodotto, piccolo o grande che sia, non va però mai smaltito insieme ad altri prodotti, il metodo più efficace per smaltirli correttamente è quello di portarli nell’isola ecologica più vicina, anche se molti comuni hanno messo a disposizione un servizio di raccolta su prenotazione. Questo tipo di servizio prevede la prenotazione di un appuntamento per il ritiro dei rifiuti e nella data stabilita un addetto provvederà al ritiro senza ovviamente dover pagare nulla.
Altri però non sanno tuttavia che anche nei negozi di elettronica dove si acquista un nuovo elettrodomestico, è possibile dare indietro il proprio non più funzionante, ogni commerciante ha infatti l’obbligo di ritirare il prodotto usato a patto che sia equivalente. Chi decidesse di abbandonare questo tipo di rifiuti è invece punito con una sanzione che può arrivare a 3.000 euro che può essere aumentata fino al doppio a seconda della pericolosità del rifiuto che viene abbandonato.
Anche depositare questi prodotti nei pressi di un cassonetto è considerato abbandono, bisogna quindi fare molta attenzione. Per il bene del nostro pianeta prendersi cura anche della fase di smaltimento dei nostri prodotti è un obbligo al quale nessuno può sottrarsi, una pratica che sottolinea senso civico e che contribuirà a costruire un futuro migliore per tutti.