L’Unione Europea ha finalmente deciso di puntare tutto sulle tecnologie sostenibili: è stato approvato un piano da 4 miliardi di euro.
Il cambiamento climatico sta indubbiamente rivoluzionando il mondo, dato che la maggior parte dei paesi del pianeta sta infatti puntando alle energie green per salvaguardare l’ambiente. L’Unione Europea vorrebbe inoltre fermare la produzione di automobili a combustione interna, cioè quelle alimentate dalla benzina e dal diesel. Secondo gli ultimi programmi, lo stop definitivo dovrebbe arrivare nel 2035, anche se ci sono degli Stati che vorrebbero ritardarlo.
Ad ogni modo, l’obiettivo principale è quello di rendere la Terra un pianeta libero dalle emissioni di carbonio entro il 2050. Per raggiungere questo importante traguardo bisogna ovviamente sviluppare una serie di tecnologie sostenibili, che non impattino negativamente sull’ambiente.
Il piano UE da 4 miliardi di euro
L’Unione Europea vuole assolutamente aiutare le aziende che producono tecnologie green, in particolar modo coloro che realizzano batterie e pannelli solari. Il piano da 4 miliardi di euro ha infatti lo scopo di sostenere le aziende del Vecchio Continente che lavorano per migliorare la qualità dell’ambiente. In modo particolare, la Commissione Europea ha recentemente approvato un aiuto da 902 milioni di euro verso la Northvolt. Quest’ultima è un’azienda svedese che produce batterie per le automobili elettriche. L’enorme contributo economico, che sarà versato dal governo tedesco come aiuto di Stato, servirà quindi per realizzare un nuovo impianto di produzione in Germania.
La nuovissima fabbrica riuscirà pertanto a produrre ben 60 gigawattora all’anno, che alimenteranno un numero gigantesco di veicoli elettrici: si parla di 800.000-1 milione di auto annuali. I vertici europei hanno affermato che l’investimento andava assolutamente approvato, soprattutto per evitare che l’azienda costruisse l’impianto in un altro paese. L’Europa ha infatti bisogno di queste fabbriche innovative, poiché aiutano il continente europeo ad avvicinarsi al grande sogno del 2050. Va inoltre sottolineato, ancora una volta, che la Northvolt costruirà un impianto strategico in Germania da 60 GWh annuali. Ciò significa che nel cuore dell’Europa verranno prodotte le batterie necessarie per far circolare quasi 1 milione di auto elettriche all’anno.
In altre parole, il futuro a zero emissioni del Vecchio Continente dipende soprattutto da questo impianto tedesco. Quest’ultimo dovrebbe quindi entrare in funzione nel 2026, mentre la massima produttività arriverà solo nel 2029. Si tratta perciò di una scelta strategica, approvata proprio per evitare che l’azienda svedese costruisse l’imponente fabbrica negli Stati Uniti. Per quanto riguarda le batterie prodotte dalla Northvolt, queste sono in prevalenza agli ioni di sodio, cioè una nuova tipologia di batteria. Per la precisione, quelle agli ioni di sodio non contengono il litio, il cobalto e il nichel, che vengono solitamente estratti dalle miniere cinesi.
Va inoltre ricordato che attualmente la Cina ha il dominio mondiale delle batterie agli ioni di litio, poiché i metalli necessari alla sua produzione provengono dal territorio asiatico. Produrre batterie agli ioni di sodio in Europa, significa quindi non dipendere più dalla Cina. L’Unione Europea ha inoltre approvato un altro piano da 2,9 miliardi di euro per sostenere la produzione di tecnologie pulite: pannelli solari, batterie, turbine eoliche, pompe di calore ecc.