Italia, statistica allarmante sui terremoti: cosa aspettarsi nel 2024? “Uno ogni 30 minuti”, parola agli esperti
Sono ben 16.307 terremoti quelli che hanno caratterizzato l'anno 2023 in Italia: una media di almeno uno ogni mezz'ora
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha elaborato dei dati inquietanti, in merito all’anno appena trascorso, in termini di movimenti tellurici delle regioni italiane, ossia i tanto temuti terremoti. La cifra si aggira sui 16.307, quelli registrati nello scorso anno. Una media di almeno un terremoto ogni 30 minuti.
La scossa più forte in assoluto fu quella registrata nel mese di maggio nella regione della Calabria, invece la regione Sicilia è quella che ha subito il maggior numero di scosse superiori a magnitudo 2.0. Il presidente dell’INGV – Carlo Doglioni – sottolinea la pericolosità dei terremoti nel nostro Paese e soprattutto punta il dito sull’attenzione da sottoporre a questi fenomeni molto distruttivi per cose e persone.
Conoscere la geologia dell’ Italia e proteggersi dai rischi sismici
La geologia del nostro Paese è fondamentale per conoscere a fondo il mondo dei terremoti e soprattutto come affrontarli. Da una attenta analisi dei fenomeni passati va detto che i terremoti registrati in Italia nel 2023 sono avvenuti con una cadenza di ben 44 terremoti al giorno.
In effetti l’anno appena trascorso non si discosta molto, in termini di numeri e intensità dei terremoti, dall’anno precedente, ossia il 2022. Tutti noi ricordiamo quel grande e devastante terremoto che colpì l’Italia nell’anno 2016, nel mese di agosto, quando ci fu la devastante scossa che coinvolse i comuni italiani di Amatrice, Visso e Norcia. Gli anni 2016, 2017 e 2018 furono caratterizzati da notevoli sciami sismici, conseguenti anche a quella grande scossa del 2016, raggiungendo il record di ben 60.000 scosse.
Analizzando il 16.307 terremoti dell’anno 2023 va detto che la magnitudo 2.0 (di intensità pari o superiore) ha riguardato ben 2.018 terremoti, invece 233 scosse hanno avuto una magnitudo compresa tra 3.0 e 3.9, e solo 26 scosse hanno avuto una magnitudo tra 4.0 e 4.9. Ci sono stati due eventi sismici in Italia da ricordare i quali hanno alzato la magnitudo dei terremoti al valore di 5.0 o poco superiore. L’ evento sismico che colpì la costa calabra e l’altro evento in prossimità della costa settentrionale della Croazia. Sicuramente la regione più attiva in assoluto in termini di terremoti nell’anno 2023 è stata la Sicilia, invece la vicina Sardegna è risultata la meno sismica.
Nel 2023 la zona di Amatrice, Visso e Norcia, dopo il devastante terremoto del 2016, ha subito ben 5.000 terremoti. L’Appennino tosco romagnolo ha registrato 800 terremoti. La zona dell’Umbria e della Campania, quella dei Campi Flegrei, è stata colpita da 450 terremoti con una magnitudo maggiore o uguale a 1.0.
“è fondamentale diffondere la consapevolezza della pericolosità sismica e l’importanza di conoscere sempre più la struttura geologica della nostra nazione, al fine di proteggerci sempre meglio dal rischio sismico”. Presidente dell’ INGV, Carlo Diglioni