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Cosa succede se non si pulisce la stufa a pellet? Chi vive in casa corre un rischio altissimo, ma puoi evitarlo facilmente

La stufa a pellet è sempre più scelta per scaldarsi in casa. Se non si pulisce regolarmente, però, si può correre un rischio molto alto. 

Quando arriva l’inverno e le temperature si abbassano, non c’è niente di meglio che rendere la casa più accogliente e calda accendendo il riscaldamento. Una delle soluzione sempre più scelte per creare caldo e tepore all’interno di casa è la stufa a pellet. 

Per garantirle il corretto funzionamento nel tempo e una vita lunga, è necessario pulirla regolarmente e curare la sua manutenzione. Infatti, se non si pulisce, si può correre un rischio altissimo in casa.

Come pulire la stufa a pellet (e cosa succede se non si fa)

La stufa a pellet è un impianto di riscaldamento molto efficiente in casa ma è necessario badare alla sua manutenzione regolare, che andrebbe fatta almeno una volta all’anno, in modo da garantirne il perfetto funzionamento nel tempo.

Meglio ancora pulire la stufa a pellet due volte l’anno: la prima volta ad inizio dell’autunno, prima di metterla in funzione, e poi alla fine dell’inverno. Non pulire la stufa a pellet, può infatti inficiarne il corretto funzionamento, farla rompere prima del tempo ma anche far correre un rischio molto grave per la propria salute e casa. Infatti, andando a compromettere il sistema fumario, può inficiare sulla qualità dell’aria che si respira in casa.

Stufa a pellet: come pulirla
La pulizia e manutenzione della stufa a pellet è fondamentale per scongiurare un pericoloso molto alto in casa – biopianeta.it

Il rischio è quello di allergie, problemi particolarmente pericolosi per chi soffre di patologie a carico del sistema respiratorio. Infatti la stufa a pellet produce normalmente dei residui di combustione (cenere e fuliggine): se non smaltiti regolarmente, si possono depositare nella canna fumaria creando ostacoli e riducendo il diametro dei tubi, diminuendo il tiraggio del camino e l’efficacia dello smaltimento dei fumi.

Quindi pulire regolarmente e nella maniera corretta la stufa a pellet permette non solo di farla durare di più e consumare di meno ma anche di garantire un’aria più pulita e sicura da respirare. Per questo la pulizia ordinaria dell’impianto andrebbe fatta ogni settimana (o al massimo ogni due), a seconda di quanto si utilizza, così da smaltire lo sporco e i residui di combustione al suo interno. Per pulirla, occorre prima di tutto rimuovere tutta la cenere svuotando il cassetto che la contiene.

Pulirlo accuratamente e, utilizzando un bidone aspiracenere, rimuovere tutti i residui di cenere dall’interno della stufa, dal braciere, negli angoli e lungo i bordi. Il secondo passaggio consiste nel rimuovere gli eventuali residui di pellet che possono essersi depositati nel braciere o nella camera di combustione.

A fine stagione, è ancora meglio svuotare tutta la stufa dal pellet che potrebbe contenere al suo interno, così che non si trasformi in segatura o non si gonfi per l’umidità. A questo punto pulire l’interno della stufa con un panno (e nessun prodotto) in modo da eliminare tutta la fuliggine e le impurità. Si può passare poi al vetro usando un detergente specifico per vetri e un panno bagnato. Dopodiché asciugare accuratamente in modo che non rimangano aloni.

Infine tocca ai tubi, ma per questa operazione bisogna contattare un professionista certificato. Solo con una regolare pulizia e manutenzione della stufa a pellet si potrà garantire il suo corretto funzionamento e l’incolumità di chi vive in casa, che respirerà un’aria più pulita e beneficerà del calore generato da questo tipo di impianto di riscaldamento. 

 

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