Questo nuovo farmaco è stato appena approvato dall’AIFA, e sarebbe in grado di fermare la progressione di una tipologia di cancro molto aggressiva.
La medicina continua a fare passi da gigante, e con il passare del tempo ci regala sempre più strumenti per poter combattere anche i mali che, fino a poco tempo fa, sembravano incurabili. Uno di questi è una forma particolarmente aggressiva di cancro ai polmoni. Stiamo parlando del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato ALK positivo (ALK+). Questa tipologia di cancro ai polmoni è molto rara (5-7% dei casi di NSCLC) e si riscontra con maggiore frequenza nelle persone con meno di 50 anni di età, in particolare non fumatori.
Inoltre, i pazienti con NSCLC ALK+ presentano un’elevata probabilità di metastasi al cervello, addirittura fino al 40% dei casi. Soprattutto le persone in buono stato di salute, quindi, risultano le più colpite. L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha dunque autorizzato un nuovo farmaco, da dedicare al trattamento di questo piccolo sottogruppo di pazienti. Ma quali sono le reali potenzialità di questo trattamento? Vediamone insieme i dettagli. I risultati della sperimentazione sono a dir poco sorprendenti.
Lorlatinib: un nuovo alleato per combattere il cancro ai polmoni
Il carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato ALK positivo, infatti, precedentemente non veniva trattato affatto. La malattia rispondeva in maniera molto blanda alla chemioterapia standard, per cui è venuta fuori la necessità di trovare un altro tipo di trattamento. Uno che, soprattutto, ne limitasse il raggio d’azione e scongiurasse quell’elevata probabilità di metastasi cerebrale.
È così che è nato il Lorlatinib, un inibitore della tirosin-chinasi di terza generazione. Le persone colpite da questo male sono prevalentemente in buone condizioni di salute, ma con un’alta incidenza di metastasi cerebrale. Questo farmaco ha proprio lo scopo di superare la barriera ematoencefalica e di agire a livello cerebrale, riducendo sensibilmente il rischio di metastasi. Come già detto, i risultati sono positivi e di buon auspicio: il rischio che NSCLC ALK+ progredisca, infatti, viene ridotto addirittura del 73%. Il Lorlatinib, quindi, si rivela come un nuovo alleato in grado di combattere questa neoplasia particolarmente aggressiva.
Inoltre, l’AIFA ha autorizzato anche la rimborsabilità in prima linea del Lorlatinib. Questo appare senz’altro come un importante passo avanti nella lotta al NSCLC ALK+. Alla luce di questi risultati positivi, si rinnova la speranza che i mali che ad oggi ci sembrano incurabili in futuro non resteranno tali.