Olio di cocco, è davvero così ‘miracoloso’ come dicono? Lo studio lancia un serio allarme
Tutto quello che c’è da sapere sull’olio di cocco: uno studio mette in allarme sulle reali proprietà di questo prodotto sempre più usato.
Negli ultimi anni c’è stato un consumo crescente di olio di cocco. Considerato un vero e proprio alleato di salute e benessere è sempre più consigliato dagli esperti e il suo utilizzo è diventato abbastanza diffuso.
Sembra avere proprietà quasi miracolose, viene indicato per un’ampia gamma di problematiche in cui si propone come prodotto risolutivo ed efficace. Ma è veramente così?
Alcuni studiosi si sono interrogati sugli effettivi aspetti benefici dell’olio di cocco. Si sono chiesti se un consumo massiccio di questo derivato fosse realmente capace di produrre vantaggi per l’organismo. Ma anche se, al contrario, potesse rivelarsi addirittura dannoso.
L’olio di cocco viene adoperato come sostituto di certi grassi: per insaporire in modo delicato e aromatico, ma anche come base per cucinare in alternativa ad altri olii, in particolare per preparare dolci. C’è chi lo mangia fin dalla colazione spalmato sul pane. Il suo sapore avvolgente piace e risulta pieno di attrattiva.
Il delicato retrogusto che rilascia riesce a conquistare facilmente. E poi c’è la motivazione psicologica che gioca un ruolo importante nel suo consumo. Dal momento che è ritenuto così tanto innocuo e anzi benefico, perché portatore di grassi cosiddetti buoni, è facile essere indotti per questo a mangiarlo senza limitarsi più di tanto.
Ci si può fidare dell’olio di cocco o potrebbe risultare dannoso?
Uno studio condotto sui topi, ad esempio, ha riscontrato che l’assunzione di olio di cocco causava un’alterazione del normale consumo di cibo e arrivava a compromettere il regolare funzionamento degli ormoni metabolici.
Sono in corso approfondimenti circa la possibilità che l’uso di olio di cocco possa causare infiammazione del sistema nervoso centrale oltre ad avere un effetto negativo sul fegato e sul tessuto adiposo.
L’olio di cocco fa ingrassare: certamente non sono le piccole quantità il problema, ma rispetto ad altri oli vegetali come l’olio d’oliva o quelli di semi, questo sicuramente tende ad essere consumato in misura maggiore pensando sia benefico. È anche il suo aroma così profumato e invitante a produrre questo e la conseguenza è certamente un accumulo di peso.
A questo sarebbe correlato anche un incremento di stati d’ansia, e nel caso fosse già presente una condizione di angoscia l’olio di cocco non risulterebbe benefico.
Il dott. Marco Albero Toscioni, che ha condotto lo studio ha affermato che nonostante il processo di alterazione metabolica non avvenga nell’immediato ma sia lento e silenzioso, in realtà accade se l’assunzione di olio di cocco è prolungata nel tempo.
Può contribuire a condizioni come l’obesità e ad alcune comorbosità associate. Anche un solo cucchiaio di olio di cocco al giorno può rivelarsi dannoso in questo senso. Lo ha dimostrato la prova fatta sui topi ai quali è stato somministrato un cucchiaio di olio di cocco ogni giorno per un periodo di tempo di otto settimane.
Gli studiosi si sono accorti anche di una diminuzione notevole di insulina e leptina che sono essenziali per la regolazione dei livelli di zuccheri nel sangue. La moderazione quindi è fondamentale e il consumo di olio di cocco è bene che sia contenuto e non continuativo.