A rischio estinzione questi amatissimi cioccolatini italiani. La colpa sarebbe della Lindt. Ma che cosa sta dunque succedendo?
Fedeli consumatori di questo prodotto sono sul piede di guerra. Come è possibile che possa accadere una simile tragedia? A rischio di totale eliminazione dal mercato questa prelibatezza tipica nostrana che tutto il mondo ci invidia. Accadrà veramente? Oppure si riuscirà a fermare questa incredibile ingiustizia prima che sia troppo tardi?
Una ricetta questa davvero speciale: il primo di questi prodotti, infatti, è stato creato nel lontano 1865. Da allora la produzione non si è più fermata e ha raccolto un successo dietro l’altro. Apprezzati in tutto il mondo, si tratta di gustosità imperdibili che hanno portato l’italianità nel mondo. Privi di lattosio e farina, tutti li possono mangiare: anche chi è affetto da celiachia o è intollerante al lattosio.
Il loro esordio è stato fatto durante un Carnevale quando Gianduia (che è una delle maschere tipiche piemontesi) iniziò a distribuire questi favolosi cioccolatini a tutte le persone in festa. Da questo momento tali unici e inimitabili prodotti sono stati chiamati Gianduiotti. Con la loro caratteristica forma, sono conosciuti e amatissimi in tutto il mondo. Il fatturato dell’azienda che li commercialista è più che buono e mai nessuno di sarebbe soltanto immaginato una simile catastrofe. Che cosa sta, dunque, accadendo? Cerchiamo di capire meglio.
La lotta per l’IGP e il rischio estinzione
Sarebbe stata proprio l’azienda Lindt a bloccare l’iter incominciato nel 2017 per il riconoscimento IGP da attribuire a questi famosi cioccolatini torinesi. La causa? Tale azienda svizzera vuole introdurre nella ricetta dei gianduiotti il latte. Ma questo ingrediente non è mai stato presente nella preparazione di questi fantastici dolcetti. Introdurre al loro interno significa tagliare fuori dal mercato dei possibili fruitori un’ampia fetta della popolazione: ovvero, quelli che fino ad adesso li hanno mangiati ma che essendo affetti da un intolleranza al lattosio non potranno più consumarli.
Un’azione questa che va contro i principi dell’azienda che produce questi favolosi cioccolatini perché significherebbe stravolgere la ricetta di queste piccole prelibatezze. E inoltre, questo cambio comporterebbe anche che molti bambini non potrebbero più gustare questi favolosi cioccolatini. A denunciare l’accaduto è stato il segretario del comitato del Gianduiotto di Torino IGP, tale Antonio Borra. Questo increscioso evento è stato affrontato durante il convegno “Il cioccolato delle meraviglie: salute, benessere, felicità” organizzato all’interno della kermesse Cioccolatò.
Alla manifestazione era presente anche il Presidente del Comitato nazionale per la Sicurezza Alimentare Giorgio Calabrese che si è impegnato a portare questa questione in sede ministeriale. Per il comitato del Gianduiotto di Torino IGP e per tutti i fedeli consumatori questo cioccolatino non può cambiare. Esso deve essere sempre preparato alla stessa maniera, ovvero usando solo 3 ingredienti: massa di cacao, nocciola e zucchero. Chi vincerà? Solo il tempo potrà dircelo ma la battaglia si preannuncia intensa e ricca di colpi di scena.