Perché si stanno costruendo dei recinti di alghe marine vicino ai binari ferroviari: l’idea geniale
Lo sapevi che ci sono in atto delle vere e proprie costruzioni di alghe marine come recinti vicino ai binari ferroviari? Scopriamo il motivo
Uno dei temi senza dubbio più scottanti e più in voga al momento è senza dubbio quello che ha a che fare con il mondo della sostenibilità, della salvaguardia del nostro pianeta e soprattutto del tentativo ormai folle e disperato di provare a invertire una tendenza che appare ai nostri occhi più disastrosa che mai.
Insomma, i cambiamenti climatici non sono più un qualcosa di lontano e probabilistico, ma come possiamo constatare ogni giorno davanti ai nostri occhi sono un qualcosa di attuale, concreto e soprattutto imminente.
Proprio per questo motivo, oggi siamo qui per parlarvi di una specifica iniziativa. Rivoluzionaria e innovativa, questa invenzione ha l’obiettivo di sfruttare le alghe marine per raggiungere quanto più possibile un impatto zero: ma come?
Alghe marine come recinti, ma perché?
È una vera e propria tecnologia rivoluzionaria e innovativa quella che sta sperimentando, al momento, la London Eastern Railway. Come ben sappiamo, infatti, al centro delle invenzioni del momento non possiamo non citare proprio quelle che potrebbero darci la possibilità di compiere dei passi in avanti verso un mondo più sostenibile e rispetto del pianeta che ci circonda. Ed è proprio questo, d’altronde, l’obiettivo di questa ultima invenzione che ruota proprio intorno all’utilizzo delle alghe marine.
Potrebbe sembrare incredibile, ma l’intento di questa invenzione è quello di riuscire a costruire una sorta di barriera protettiva intorno alle stazioni ferroviarie fatta proprie di alghe marine. Il motivo è molto semplice, ed è quello di riuscire a sfruttare quanto possibile una delle funzioni più rappresentative di questi esemplari. Ovvero la capacità di catturare carbonio. L’idea di base è che, così facendo, si dovrebbe riuscire a ottenere un’efficienza persino più forte della tipica e tradizionale piantumazione di alberi, con un rapporto di ben quattrocento volte in più.
Al momento si tratta, come possiamo facilmente immaginare, di un’idea che è ancora in fase di formazione e soprattutto di ideazione. Queste installazioni di alghe marine, infatti, dovrebbero riuscire a coprire una quantità di terreno corrispondente a ben due parcheggi, ma al momento di sta cercando di capire se realmente la loro installazione potrebbe risultate vincente e soprattutto efficiente per l’obiettivo pensato. In questo modo, dunque, si pensa e si spera di riuscire a fare un bel passo in avanti e soprattutto decisivo verso quello che è l’obiettivo stabilito per il 2045 di raggiungere ben zero emissioni.