Saranno anche alla moda, ma dietro ai jeans strappati c’è qualcosa di tanto inquietante che non ci si aspetta. È molto saggio non comprarli.
Si vedono ovunque, sono molto popolari, resistono sul mercato da diversi anni e non accennano a scomparire: sono i jeans strappati.
Generalmente hanno piccoli strappi all’altezza delle ginocchia ma ce ne sono con strappi più ampi anche fin sopra la coscia. Se un capo d’abbigliamento va di moda in poco tempo spopola e nel caso dei jeans, che rimangono sulla cresta dell’onda da decenni, anche la versione strappata ha preso piede e si mantiene salda in commercio.
Non è stato un trend passeggero, ma qualcosa che resiste di anno in anno e non viene soppiantato da altro. Non si tratta di una questione di gusti personali, possono piacere o non piacere, quello è soggettivo.
Riguardo i jeans strappati c’è una cosa che bisogna sapere e che può cambiare il modo di pensare a questo tipo di pantalone così affermato. Si tratta di un problema ecologico che investe questo genere di prodotto.
L’industria tessile nelle varie fasi di produzione, dalla lavorazione al lavaggio, può compiere scelte e azioni che possono contribuire o meno a portare un danno all’ambiente, ma anche alla salute dei lavoratori.
Il pericolo nascosto nei jeans strappati: il terribile fenomeno non conosciuto
Nella maggior parte dei casi i jeans strappati vengono prodotti con modalità che mettono a rischio la salute di chi li lavora. Di solito sono donne a produrli e nel processo produttivo si trovano ad essere esposte ad un’elevata quantità di fibre che risultano molto dannose per la salute.
Infatti per arricciare la parte tagliata dei jeans le lavoratrici usano un attrezzo e sono costrette, per agevolare l’operazione, ad indossare ogni singolo capo che lavorano. La lavorazione avviene manualmente e fa sì che le donne vengano ricoperte delle fibre che stanno lavorando.
Non solo la pelle ne viene a contatto, ma ovviamente anche le vie respiratorie con la conseguenza di inalare e toccare fibre che possono rivelarsi pericolose.
C’è da dire ovviamente che non tutte le aziende produttrici usano questo sistema di lavoro e che le migliori si avvalgono di processi di usura del tessuto molto più sicuri come tramite il laser. Ma per quanto riguarda la produzione di jeans a basso costo, quelli che poi sono i più venduti e i più usati, la lavorazione avviene con queste modalità così dannose. In molti casi si può parlare anche di sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici.
Prima di acquistare questi prodotti perciò bisogna essere consapevoli di cosa c’è dietro la loro produzione : dietro al fast fashion spesso si nascondono situazioni del genere ed è bene saperlo per poter scegliere consapevolmente se acquistare o no.
