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Niente più offerte di prodotti poco sani nei supermercati: la svolta del Governo contro il cibo spazzatura

Come intervenire contro il cibo spazzatura, le scelte che possono migliorare la salute e cambiare la vita dei consumatori.

Il fatto che i cibi contenenti quantità elevate di zuccheri, grassi e sale abbiano un effetto negativo sulla salute umana, è un dato ormai assodato dalla scienza medica e dall’opinione pubblica. Le malattie connesse ad alimentazione sbagliata sono innumerevoli e vanno dall’obesità al diabete di tipo 2, dai disturbi cardiovascolari all’ipertensione con le conseguenze facilmente con costi sociali molto elevati.

Spesso le campagne informative e di educazione alimentare partono dalle scuole e dalla medicina di base, ma le condizioni ambientali e gli stili di vita non sempre rendono possibile seguire un regime alimentare sano e controllato. Il cosiddetto cibo spazzatura resta un prodotto largamente commercializzato e con prezzi molto bassi, che trova seguito in categorie economicamente svantaggiate o nei più giovani.

Cibo spazzatura, intervenire nel commercio

Come accennato i costi sociali di questa alimentazione sono molto elevati, tanto da spingere amministrazioni e governi a prese di decisioni severe volte a definire delle politiche commerciali più attente alla salute dei consumatori. Questi prodotti sono offerti al pubblico con prezzi convenienti e presentati in posizioni strategiche in supermercati e punti vendita.

Obesità tra gli effetti del consuno di cibo spazzatura – biopianeta.it

In Galles, Gran Bretagna, il 60 per cento della popolazione è sovrappeso, un bambino su quattro sotto in 5 anni di età risulta obeso e il diabete di tipo 2 è diventata una malattia sociale. Questo ha spinto il Governo locale a intervenire per limitare le politiche commerciali sul junk food, imponendo dei limiti alle offerte e ai prezzi al ribasso di alimenti di questo genere.

I cibi con contenuti di grassi, sale e zuccheri superiori alla dose giornaliera non saranno vietati, ma ne sarà regolata la vendita in offerta, con la collaborazione di amministrazione rivenditori. Non solo le offerte, ma anche la collocazione di questi prodotti dei supermercati (di solito vicino a casse e uscite) sarà maggiormente controllata, per evitare pericolose politiche di marketing.

Questa operazione avverrà gradualmente, a partire dal 2024 e un periodo di adattamento nel 2025. Un progetto importante per la tutela della salute dei cittadini, ma che ha incontrato non solo favori. Infatti alcuni rappresentanti della distribuzione si sono detti preoccupati per gli effetti sui prezzi degli alimentari con un limite alla concorrenza. Secondo alcuni sarebbe più utile indicare sulle etichette le conseguenze del consumo di questi cibi, come avviene per le sigarette.

Per altri ancora la scelta del cibo deve restare una decisione personale, senza interferenze esterno legate al prezzo. Quindi fin dall’inizio delle polemiche su queste decisioni locali, ma che in altri paesi trovano riscontro. In Inghilterra sono vietate le pubblicità del cibo spazzatura in determinati orari, mentre in Germania si discute sull’adozione di misure simili.