Lotta contro l’inquinamento, passo storico di Italia ed Europa: mai successo prima
L’inquinamento ambientale è una delle principali emergenze del nostro tempo. Finalmente però si intravede una piccola luce in fondo al tunnel.
Arriva una boccata d’aria fresca, letteralmente – e finalmente. A giovarne sarà il nostro pianeta, e dunque tutti noi. Non solo: la svolta epocale parte proprio da casa nostra (l’Italia) e dal suo “cortile” (l’Europa). E ci riguarda tutti da vicino. Una delle abitudini che più contraddistinguono il nostro stile di vita si appresta a un cambiamento radicale, peraltro già in corso. Vediamo da vicino di cosa si tratta.
Ormai tutti sappiamo che l’inquinamento ambientale rappresenta una delle principali emergenze del nostro tempo. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, con risvolti spesso drammatici che finiscono regolarmente sulle prime pagine dei giornali (salvo poi essere presto dimenticati, a emergenze superata). A mali estremi, estremi rimedi: senza misure drastiche e incisive il nostro pianeta è destinato all’autodistruzione. Ma, come accennato, tra tante nubi minacciose finalmente emerge anche un segnale positivo.
L’esempio virtuoso del Belpaese e del Vecchio Continente sul fronte della lotta all’inquinamento
Chi dice inquinamento dice (anche) smog. E chi dice smog dice traffico di auto, moto, camion, tir e chi più ne ha più ne metta sui milioni di km di strade che costellano il nostro pianeta, e segnatamente il nostro continente. Pensiamoci: ogni giorno, tutti i giorni, 24 ore su 24 ore, un vero e proprio esercito di vetture emette un’infinita colonna di emissioni che avvelenano l’aria che respiriamo e pian piano stringono il nostro habitat in una morsa letale. Come uscirne?
La buona notizia è che abbiamo a quanto pare imboccato una strada virtuosa per uscire dall’emergenza. In una nuova pietra miliare, il numero di nuove immatricolazioni di auto elettriche ha superato per la prima volta quello dei veicoli alimentati a diesel in Europa, secondo l’Associazione europea dei costruttori di automobili. Tra gennaio e ottobre, nell’Unione europea sono stati immatricolati 1,23 milioni di veicoli elettrici, a fronte di 1,22 milioni di veicoli alimentati a diesel. I veicoli elettrici hanno rappresentato una quota di mercato del 14,2% a ottobre, rispetto al 12% dello stesso mese dell’anno scorso. La quota da inizio anno si attesta ora al 14%, “superando per la prima volta la quota cumulativa del diesel”.
I veicoli a benzina rappresentano ancora un terzo del mercato, mentre gli ibridi elettrici detengono una quota del 28,6%. Le vendite di auto nuove nell’UE sono aumentate del 14,6% a ottobre, spinte da un enorme balzo delle vendite di veicoli completamente elettrici. Gli ibridi, tuttavia, hanno rappresentato quasi tre veicoli su 10 venduti nell’Ue, con una quota di mercato del 29%. Il mese scorso, le nuove immatricolazioni di veicoli elettrici in Europa sono aumentate in modo significativo, crescendo del 36,3% per raggiungere 121.808 unità. I principali mercati che giocano un ruolo chiave in questa espansione includono Belgio e Danimarca, che hanno entrambi registrato aumenti percentuali a tre cifre. Dopo un rallentamento a settembre, la Germania – il più grande mercato per le auto elettriche a batteria – ha registrato una modesta crescita del 4,3% il mese scorso, portando il volume totale da inizio anno a 1,2 milioni di unità.
I veicoli elettrici ibridi (HEV) hanno registrato un aumento di quasi il 39% il mese scorso, principalmente a causa della crescita nei primi tre mercati: Germania (+57,9%), Francia (+40,1%) e Italia (+28%). Ciò ha contribuito a un aumento cumulativo del 29,8%, con un totale di 2,2 milioni di unità vendute da gennaio a ottobre 2023. Le vendite di auto elettriche ibride plug-in sono diminuite del 5% su base annua a 72.002 unità. Nonostante i notevoli aumenti in Belgio (+70,2%) e Francia (+34,2%), questo dato non è stato sufficiente a compensare il calo della Germania (-49%), il più grande mercato per gli ibridi plug-in. Ad maiora…