Lo sapevi che oltre ai vegetariani esistono i vegetalisti? In che cosa si differenziano
Forse non li hai mai sentiti nominare, ma tra vegetariani e vegetalisti esiste una grossa differenza!
Sono sempre di più le persone che scelgono di non consumare carne in tutto il mondo, una scelta spesso derivata da ragioni etiche o di dieta e, per ognuna delle scelte alimentari fatte esiste un’etichetta ben stabilita.
Quando parliamo di persone che decidono di non mangiare carne o pesce ma di consumare i prodotti derivati da animali come uova, formaggi, latte ecc. Ci troviamo a parlare di “vegetariani“. Questa scelta di vita non influisce solo in ciò che si mette nel piatto ma rappresenta una filosofia che va oltre questo e che tende a cambiare il modo in cui viviamo e quello in cui ci relazioniamo all’ambiente circostante. La scelta dei vegetariani di consumare i prodotti derivati da allevamento di animali, tuttavia, è da anni al centro di un agguerrito dibattito che ha portato alla creazione di altre categorie tra le quali troviamo proprio i “vegetalisti”, ma cosa differenzia questi ultimi dia vegetariani?
Vegetalisti e Vegetariani: Una scelta ancor più radicale alla base delle differenze tra le due categorie
Si sente molto spesso parlare di vegetariani e ultimamente ancor di più di Vegani, ma quasi mai si sente usare il termine “vegetalista”.
Questa denominazione sta ad indicare solamente la scelta, per molti troppo drastica, di non consumare o utilizzare in qualsiasi modo prodotti derivati dall’uccisione di animali o dal loro sfruttamento, Vegani e Vegetalisti sono dunque termini che vanno ad indicare la stessa cosa, seppur il termine Vegan sia sempre più comune e conosciuto.
Per i vegetalisti il rispetto delle altre forme di vita sul nostro pianeta è alla base dell’esistenza e si estende anche ad altri ambiti come quello dell’abbigliamento o della cura personale, scegliendo ad esempio prodotti non testati su animali e pelle sintetica. Rappresentarsi con il temine vegetalista o vegano è dunque un modo più per esprimere i propri principi ed i propri valori piuttosto che ciò che si ama portare in tavola, una scelta che andrebbe rispettata e perché no, in alcuni casi anche maggiormente condivisa.
Ridurre il consumo di carne e derivati, divenuto troppo eccessivo negli ultimi anni, può fare sicuramente bene alla nostra salute oltre che all’ambiente, ormai messo a dura prova proprio dalla deforestazione promossa dagli allevamenti intensivi di bestiame oltre che dall’inquinamento e lo spreco di risorse che questa pratica comporta.
Come sempre accade però, non esiste una scelta che sia totalmente giusta o totalmente sbagliata, ma la chiave è sempre nell’equilibrio e nella comprensione. Prima di demonizzare qualsiasi scelta sarebbe importante informarsi al meglio, in fondo ogni decisione personale è un’esplorazione profonda di se stessi che potrebbe portare a nuove consapevolezze sul nostro io, e che potrebbero far bene nel nutrire il nostro corpo quanto la nostra anima.