L’acqua del rubinetto può provocare calcoli renali? Finalmente la risposta a qualsiasi dubbio
Da sempre attorno all’acqua del rubinetto c’è un’aura di sospetto: è vero che contribuiscono alla formazione dei calcoli renali?
Per qualcuno sono lontani i giorni in cui l’acqua del rubinetto era considerata di qualità inferiore rispetto a quella in bottiglia. Oggi, molte persone stanno abbracciando l’idea che berla possa essere non solo conveniente, ma anche benefico. Ma è davvero così? Il dubbio che l’acqua del rubinetto possa far venire i calcoli renali è presente nella convinzione di molti.
Chi perora la causa della possibilità di berla, sostiene che le normative rigorose e i controlli di qualità l’hanno resa sicura e potabile in molte parti del mondo. D’altra parte, gli attenti sistemi di trattamento garantiscono (o dovrebbero garantire) la rimozione di contaminanti e agenti patogeni, offrendo un prodotto che spesso supera gli standard richiesti.
Da sempre conosciamo i vantaggi economici del bere acqua dal rubinetto. Sostanzialmente, fa risparmiare rispetto all’acquisto di quella in bottiglia. Ma, ovviamente, dobbiamo essere sicuri che non faccia male. In particolare, che non faccia venire i calcoli. Ecco la risposta della scienza.
L’acqua del rubinetto può provocare calcoli renali? La risposta definitiva
Sostanzialmente, si pensa che l’acqua del rubinetto possa provocare i calcoli renali perché la maggior parte di essi sono costituiti da sali di calcio e che l’acqua di casa può contenere, in alcuni casi, quantità significative di questo sale minerale. Ma è davvero così?
Le cause possono variare, ma spesso sono legate a una combinazione di genetica, dieta inadeguata, bassa idratazione e condizioni mediche preesistenti. Per cui, bere con regolarità l’acqua del rubinetto di casa non favorisce l’insorgenza di calcoli. Quindi, non è non bevendola che potremo prevenire la formazione di calcoli renali.
La prevenzione riveste un ruolo cruciale, ma dev’essere fatta in modo diverso. Mantenere un adeguato livello di idratazione, adottare una dieta bilanciata e ridurre il consumo di cibi ad alto contenuto di sale e ossalati può contribuire a minimizzare il rischio di formazione dei calcoli renali.