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Che cos’è la trasfusione feto fetale: origine e sintomi della malattia delle gemelle di Veronica Peparini

Di cosa parliamo con il termine trasfusione feto fetale: è la malattia di cui soffrono le gemelle di Veronica Peparini. Origine e sintomi.

Proprio nei giorni scorsi, dopo l’annuncio della gravidanza, avvenuto a Verissimo, Veronica Peparini e Andreas Muller si sono trovati costretti a parlare di un problema sopraggiunto poco dopo e per cui potrebbero rischiare la vita le loro due gemelle.

Cos’è la trasfusione feto fetale di cui ha parlato Veronica Peparini. Credits: Instagram @veronicapeparini (biopianeta.it)

Si tratta della trasfusione feto fetale: una malattia che si caratterizza molto spesso nei gemelli che hanno in comune la placenta e che prevede il passaggio anomalo di sangue da un gemello, che si considera donatore,  all’altro, che è il ricevente. Questo particolare porta ad un aumento del volume di liquidi nel gemello ricevente, con conseguente aumento della quantità di urina emessa.

Il motivo per cui questo problema non è ancora noto ma come fanno sapere gli esperti riguarda il 10-15% delle gravidanze con gemelli che condividono la placenta, mentre la malattia è meno frequente nelle gravidanze, sempre gemellari che condividono sia la placenta che il sacco amniotico.

Trasfusione feto fetale: quando è il caso di intervenire

Una volta capito di che cosa stiamo parlando e quale sono le origini della malattia delle gemelle di Veronica Peparini e Andreas Muller, quello che viene da chiedersi è in che modo viene diagnosticata e quando è il caso di intervenire.

Come si riconosce la trasfusione feto fetale e come si interviene. Credits: Instagram @veronicapeparini (biopianeta.it)

Il problema è diagnosticato per via ecografica, in genere la diagnosi avviene tra la 16a e la 24a settimana, il campanello di allarme è la coesistenza di abbondante liquido amniotico o polidramnios del ricevente e di ridotto/assente liquido amniotico o oligo-anidramnios del donatore.

La valutazione della flussimetria Doppler del cordone ombelicale e del dotto venoso in entrambi i feti permette, inoltre, di definire lo stadio di evoluzione della patologia”, confermano gli esperti che si occupano da anni di questa patologia. Così come ha anche rivelato la stessa Veronica Peparini, la situazione potrebbe anche risolversi da sola, ma potrebbe essere necessario anche l’intervento chirurgico che avviene sempre quando si presentano delle anomalie come quelle presenti nel flusso di sangue a carico di uno dei due gemelli o di entrambi.

Ad ogni modo, esistono anche dei casi in cui si interviene solo quando il liquido amniotico del gemello ricevente è cosi alto da potere mettere a rischio di perdere la gravidanza o di rompere le membrane o di partorire prematuramente.