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Patrimoniale casa da 50.000 euro e obbligo pannelli solari, tutte le famiglie in ginocchio con la legge UE

La tabella di marcia della Direttiva Case Green continua inesorabile. Per le famiglie italiane si prevede un salasso di spese.

La direttiva europea sulle case green continua a far discutere. Con le scadenze del piano di rivoluzione green in tutta Europa che si avvicinano, tutti sono preoccupati di non avere le risorse per fare i lavori necessari in tempo. Anche la politica si prodiga per evitare complicazioni. Lo scorso 26 settembre si è tenuto un incontro di varie forze politiche europee sull’argomento della Direttiva case Green.

Questa è diventata in tutta l’Unione Europea un grosso punto di discussione viste le difficoltà di molti dei paesi membri di portare avanti quanto necessario nei tempi previsti. La direttiva porta con sé un impegno ambizioso, ovvero quello di avere in tutto il territorio comunitario immobili abitativi a emissioni zero entro il 2050.

Direttiva case green, come stanno le cose: tutti i dettagli

Questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso una serie di obiettivi intermedi, il primo dei quali è l’adeguamento di tutte le abitazioni alla classe energetica E entro il 2030 e alla classe D entro il 2033. Ciò significa che nei prossimi 7 anni tutti dovranno munirsi di un sistema di energia fotovoltaico e di elettrodomestici della classe energetica necessaria. Una spesa che in tempo di crisi, considerato anche l’arrivo della Patrimoniale, le famiglie italiane non possono permettersi.

direttiva case green dettagli
Gli impianti fotovoltaici saranno essenziali per l’efficientamento energetico (Ansa) biopianeta.it

La presidente del consiglio Meloni ha più volte sottolineato come il piano prevedesse delle scadenze eccessivamente a breve termine. Soprattutto per quanto riguarda l’Italia, il fatto che la stragrande maggioranza degli edifici non siano già di classe energetica alta e che ci siano difficoltà tecniche nell’operare molte delle modifiche strutturali rendono il compimento delle operazioni entro il 2030 un obiettivo impossibile.

Non solo l’Italia, ma anche altri paesi dell’Unione si sono trovati in difficoltà con le scadenza della Direttiva. Per questa ragione durante la riunione del 26 settembre il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione Europea hanno trovato un accordo in modo che i proprietari di immobili residenziali non abbiano alcun vincolo temporale per l’efficientamento energetico, mentre non cambia niente per quanto riguarda gli immobili pubblici e quelli non residenziali.

Durante la riunione si è parlato anche delle disposizioni riguardo i pannelli solari da installare nelle abitazioni. Questi sarebbero il passaggio fondamentale per consentire la transizione ecologica delle abitazioni in Unione Europea. In particolare i proprietari di immobili dovranno comunque rispettare le misure del proprio governo per arrivare all’efficientamento energetico mediante l’energia solare.

Una nuova riunione all’orizzonte

La Direttiva Case Green potrebbe subire dei cambiamenti nel tempo, ma l’obiettivo principale rimane lo stesso: quello di un’Europa più pulita ed energeticamente indipendente da paesi extracomunitari. Una nuova riunione dei vertici europei sempre sullo stesso argomento è prevista per il 6 ottobre, quando si discuterà ancora del piano per la rivoluzione ecologica.

Per il momento le cose non sono cambiate troppo. Anche se in futuro le scadenze saranno meno pressanti, i proprietari di immobili saranno comunque costretti a spendere moltissimo per l’installazione di complessi e costosi impianti fotovoltaici. Sono previsti degli aiuti da parte dell’Unione Europea e dello Stato italiano per aiutare in questa transizione, ma per il momento quelli che ci sono si sono rivelato non sufficienti.

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